«Questa condanna a 10 anni sia un monito per i giovani, in troppi si sentono immortali»
Bici lanciata ai Murazzi: parla Luigi Tartaglino, difensore di Victor Ulinici
Dieci anni e otto mesi di reclusione. È la condanna inflitta dal gup Ombretta Vanini a Victor Ulinici, il 19enne che il 21 gennaio 2023 — insieme a due amici minorenni — lanciò una bicicletta elettrica dalla balaustra dei Murazzi del Po colpendo alla testa Mauro Glorioso: lo studente di medicina è rimasto tetraplegico. Il pm Livia Locci aveva chiesto una pena di 14 anni sottolineando che il ragazzo non meritava le attenuanti generiche, nemmeno quelle legate alla giovane età. Di altro avviso il giudice, che ha rimodulato la pena riconoscendo le generiche equivalenti alle aggravanti.
«Abbiamo chiesto scusa alla famiglia, che sta vivendo un dolore immenso — ha detto l’avvocato dell’imputato, Luigi Tartaglino, al termine dell’udienza —. Spero che questa vicenda sia di monito per tanti giovani che il sabato sera si sentono immortali e invincibili e commettono questi gesti scriteriati e gravissimi». Il legale ha anche annunciato che il suo assistito sta valutando di rinunciare al ricorso in appello: una prospettiva che gli garantirebbe un ulteriore sconto di pena di un sesto. «Le sentenze si rispettano» chiosa il papà di Mauro, Giuseppe Glorioso. L’uomo è sempre stato presente a tutte le udienze: «La cosa che fa più male è che ad oggi non abbiamo riscontrato nessuno pentimento da parte di questi ragazzi». Assistito dagli avvocati Simona Grabbi e Alessandro Argento, il genitore di Mauro ha parlato anche in aula e rivolgendosi al 19enne lo ha messo di fronte alle sue responsabilità: «Ti rendi conto di quello che hai fatto, di come hai ridotto mio figlio?». Ne è seguito un attimo di silenzio, poi Ulinici si è alzato in piedi: «Non ci sono parole per giustificare quello che ho fatto».
Il ragazzo è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla minorata difesa. Nella requisitoria, il pm aveva parlato di «gravità inaudita» ed evidenziato come l’imputato non avesse mai mostrato «alcun pentimento o compassione umana» nei confronti della vittima, la cui vita è «irreparabilmente segnata» così come quella della famiglia. Il magistrato aveva quindi ricostruito i dettagli di quella scellerata sera: dal giro tra i locali di piazza Vittorio a bere cocktail fino al momento del lancio. Ulinici era con altri quattro amici, due ragazzi e due ragazze. A gettare la bicicletta oltre la balaustra è stato il maggiorenne, insieme con i compagni di 17 e 15 anni (già condannati in primo grado a 9 anni e 8 mesi e a 9 anni e 4, oggi affronteranno l’appello). Le due ragazze erano invece sull’altro lato della strada e sono imputate per concorso morale: la maggiorenne Sara Cherici ha deciso di seguire il rito ordinario (la sua posizione verrà definita a luglio), mentre la sedicenne è stata condannata a 6 anni e 8 mesi: anche lei attende il verdetto del processo d’appello. Tutti hanno chiesto di poter accedere alla giustizia riparativa, ma l’ipotesi è stata respinta dai familiari di Mauro: secondo loro, nessuno dei cinque giovani ha maturato la consapevolezza del loro gesto. E le scuse pronunciate in aula non sono apparse sincere, piuttosto funzionali a ottenere benefici processuali.
❠
Giuseppe Glorioso (rivolto a Victor Ulinici)
Ti rendi conto di quello che hai fatto, di come hai ridotto mio figlio?