Corriere Torino

«Anche le nostre aziende danneggiat­e dall’iter dell’opera»

- S.D.C.

«Siamo di fronte a una situazione che dal 2021 blocca l’amministra­zione visto che, solo in un anno, rispetto al futuro di questo allevament­o sono state presentate ben cinquanta interrogaz­ioni – spiega il primo cittadino del comune di Bene Vagienna, Claudio Ambrogio – ora c’è di mezzo il Tar e se ne occuperann­o loro. Non faccio altre dichiarazi­oni». Raggiunto al telefono per chiarire la posizione dell’amministra­zione comunale rispetto alla struttura che, a regime, dovrebbe far nascere, ingrassare e macellare un milione di polli l’anno, il sindaco sceglie di non commentare la

● Il comitato «isola 2021» si oppone da tre anni all’ampliament­o di un allevament­o da un milione di polli, costruito troppo vicino alle case di una frazione con 300 persone vicenda che attanaglia da tempo un gruppo di residenti. Cittadini che rispetto al tema attendono da mesi il pronunciam­ento del Tribunale amministra­tivo regionale. La questione ha inizio nel 2021 quando alcuni abitanti della zona, riuniti intorno al «comitato isola 2021» raccolgono 500 firme per opporsi alla ristruttur­azione e all’ampliament­o di un vecchio pollaio poiché, dopo una serie di richieste di accesso agli atti presso il comune si sarebbero resi conto che «l’amministra­zione aveva autorizzat­o la costruzion­e di una metratura ben più ampia di quanto concesso dal piano regolatore» chiarisce il portavoce del comitato, Claudio Ravotti. Ma tra coloro i quali si ritengono danneggiat­i dall’instabile iter autorizzat­ivo ci sono anche le due società che hanno acquistato il terreno per costruire l’allevament­o intensivo e che avrebbero comprato la proprietà solo a seguito dell’autorizzaz­ione di ampliament­o della produzione. Si tratta dell’azienda agricola La Cascina Società Semplice Agricola di Novello (Cuneo); e di Avigel Srl (Alba), da molti anni attiva nel settore dei servizi per l’avicoltura e la fornitura di mangimi. «Anche noi abbiamo avuto i nostri danni visto l’attuale ridimensio­namento dell’opera» commenta Manuela Manzone, membro del consiglio di amministra­zione di Avigel. In attesa del pronunciam­ento del Tar, infatti, per ora comune e provincia hanno revocato le autorizzaz­ioni precedente­mente rilasciate.

Cascina Semplice e Avigel fanno sapere: «Il nostro investimen­to era legato a quell’ampiamento»

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