Corriere Torino

Silvio Brunetto, il pittore che dipingeva le strade e i tetti della città sotto la neve

- di Gianluca Sartori

Il pittore di Torino sotto la neve, Silvio Brunetto, è mancato all’età di 91 anni. Con acquerelli e oli sapeva rendere come nessun altro la magia dei fiocchi bianchi su strade e tetti, riproducen­do le vie e i paesaggi della città imbiancati. E siccome la neve su Torino scende sempre più raramente, erano le sue opere a far rivivere certe sensazioni di semplicità e purezza ai fortunati collezioni­sti.

Nato il 30 agosto 1932 a San Maurizio Canavese, Silvio si iscrive giovanissi­mo ai corsi di figura delle Scuole San Carlo in provincia di Torino e nel 1951 frequenta il Museo Civico d’arte Antica dove prende spunto dagli antichi maestri e ne riprende con rapidi schizzi le linee essenziali. Nel 1952 inizia a frequentar­e i corsi dell’accademia Albertina di Belle Arti di Torino: qui si ispira particolar­mente al disegno dell’incisore Marcello Boglione e alla pittura di Felice Vellan, della cui corrente artistica diventa di fatto il continuato­re. Nel 1962 espone per la prima volta al Piemonte Artistico Culturale, è l’inizio di una lunga carriera che lo vedrà fare incetta di premi in diversi concorsi e rassegne artistiche sia in territorio piemontese sia in territorio nazionale.

La pittura di Brunetto rientrava a pieno titolo nella tradizione della cultura figurativa piemontese. È stato un artista che sapeva fondere la contempora­neità con le ascendenze nell’arte della fine dell’ottocento e dei primi del Novecento. Il paesaggio era il vero punto di riferiment­o: aveva la precisa volontà di fissare un luogo. E così uno scorcio del tessuto urbano di Torino o di un paese di montagna erano i suoi soggetti tipici. Così parla di lui il professor Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio: «Io amo molto le sue opere e alcuni luoghi storici di Torino, da Palazzo Carignano alla Gran Madre, li rivivo al mare attraverso le sue opere appese alle pareti di casa, che mi ricordano una Torino che mi piace». Silvio, i cui funerali si sono svolti in forma privata, ha lasciato la moglie Giuliana e il figlio Arturo con la sua famiglia.

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