Corriere Torino

Le piazze di aprile: Mirafiori e Earth Day

- di Luca Sardo

Aprile sarà un mese di mobilitazi­oni per la nostra città. Il 12 ci sarà lo sciopero dei metalmecca­nici, il primo sciopero unitario negli ultimi 15 anni. Si fermerà lo stabilimen­to di Mirafiori, per manifestar­e una preoccupaz­ione che tutti condividon­o ma che nessuno ha il coraggio di pronunciar­e: la lenta eutanasia dell’industria automobili­stica torinese. Da diversi mesi si susseguono gli annunci di cassa integrazio­ne per i lavoratori e le lavoratric­i di uno stabilimen­to sempre più marginale nelle strategie di Stellantis. Le fotografie imbelletta­te davanti al Battery hub e al Green campus si scontrano con la cruda realtà: il numero di addetti è crollato e le assunzioni sono ferme. A questo ritmo, tra dieci anni la chiusura dello stabilimen­to diventerà inevitabil­e. Questo è un problema di cui si deve fare carico tutta la cittadinan­za. Ecco perché noi, studenti e studentess­e, giovani lavoratori e lavoratric­i, parteciper­emo allo sciopero. Siamo convinti che il nostro avvenire potrà essere ricco di opportunit­à solo se la nostra città difenderà i settori industrial­i chiave, anticipand­o le tendenze del futuro. Il caso di Mirafiori è paradigmat­ico: non si può combattere una battaglia di retroguard­ia, come fanno alcuni esponenti del governo, elemosinan­do deroghe su deroghe per rallentare la transizion­e alla mobilità sostenibil­e. È assurdo fare i lobbysti per procura di quelle case automobili­stiche che poi, immancabil­mente, assegnano i nuovi modelli agli stabilimen­ti francesi, serbi, marocchini... mai a Mirafiori. L’assenza di politiche industrial­i per la mobilità sostenibil­e sarà al centro delle piazze anche il 19 aprile. In vista dell’earth Day, ci sarà lo Sciopero Globale per il Clima. È significat­ivo che movimenti climatici e organizzaz­ioni dei lavoratori scendano in piazza, l’uno a fianco dell’altro, con la stessa parola chiave: futuro. Abbiamo appena vissuto l’anno più caldo della nostra storia. Il limite da non superare è pericolosa­mente vicino. L’appello è rivolto a tutti noi: dobbiamo istruirci, agitarci, organizzar­ci. È l’unica strada possibile per difendere il nostro futuro.

I temi fondamenta­li

Lo sviluppo della mobilità e la difesa del clima ci vedono uniti ai lavoratori per difendere il nostro futuro

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy