«Lavorare così tanto è bellissimo»
Ci sono tante storie che possono spiegare la costante e solida ascesa di Chieri. Ma quella di una ragazza in particolare, racconta meglio di tutte l’attenzione del club per certi particolari che altrove passano in secondo piano. Un’atleta che non schiaccia e che ha poco spazio per potersi mettere in mostra, eppure non si può dire che sia stata meno importante di altre biancoblù. Elena Rolando, 24 anni, albese di Castiglione Falletto, non aveva mai giocato in serie A1 e nella scorsa stagione ha condiviso un campionato sottotono della sua squadra, l’albese Como. Max Gallo – sempre lui – ha scommesso ancora una volta puntando sulla giovane cuneese ex Mondovì ora passando all’incasso. «Elenina» si è ritagliata uno spazio importante pur con un ruolo non semplice, da secondo libero. Ma Bregoli spesso l’ha chiamata in campo per battute da servire in momenti difficili e lei non ha mai tremato, così come nel cuore della ricezione, in appoggio alla straordinaria titolare Spirito. Sempre puntuale. Ripensando alla finale, nella serenità dello strameritato giorno di riposo, confessa: «È stato emozionante giocare in un palazzetto così pieno, non so quante volte mi ricapiterà nella vita …». Il ds Gallo ricorda che la sorella era cresciuta nelle giovanili chieresi e che la famiglia di Elena da sempre è stata vicina al club. Di lei spiega che aveva «ampi margini di miglioramento» e che la caratteristica principale è che «spinge tantissimo in allenamento». La ragazza conferma che i risultati ripagano ogni sforzo: «Sono orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto in palestra, del grande impegno e di tutti i giorni liberi saltati», sorride. «Tanti forse non si rendono conto dell’attività che viene svolta ogni giorno tra una partita e l’altra, ma io che l’ho vissuto in prima fila ho capito bene che cosa significa. E ora posso solo dire che è tutto bellissimo».