Il grande cuore del volontario Moreno «Piedone faceva del bene in silenzio»
I ricordi delle persone che ci hanno appena lasciato scritti dalle firme del Corriere Torino Donne e uomini noti oppure no ma sempre insostituibili per i familiari, gli amici e la gente del loro quartiere
Lo sguardo gentile di Moreno Penna e le sue buone maniere mancheranno molto a chi lo ha conosciuto. Era un grande volontario della protezione civile comunale ed è mancato a 60 anni a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, minate da una grave malattia. L’ultimo saluto si è tenuto al tempio crematorio di Piscina, dopo il decesso avvenuto all’ospedale di Carmagnola.
Molto conosciuto nella zona sud della cintura di Torino, Moreno faceva parte del gruppo di Protezione Civile comunale da molti anni. Era sempre presente, sempre attivo, non si lamentava mai per la quantità non indifferente di turni e delle tante cose da fare. «La sua scomparsa è un brutto colpo per tutti noi — dice il sindaco di Piobesi,
Fiorenzo De Michelis —. Era una persona tanto operosa quanto silenziosa, di quelle che fanno del bene in silenzio, senza clamori e senza metterlo in evidenza».
Professionalmente, Moreno è stato un operaio nel settore tessile, già alle dipendenze anche della manifattura di Piobesi prima del fallimento intercorso. Anche sul lavoro non faceva mai mancare il suo spirito di collaborazione. Ma è come volontario che ha dato il meglio, guadagnandosi la stima dei suoi concittadini. In molti ricordano il suo contributo alla collettività durante la pandemia Covid. Quando c’era il lockdown Moreno portava la spesa e i medicinali a casa di chi non poteva muoversi, nel periodo delle vaccinazioni di massa garantì insieme ai suoi compagni il servizio d’ordine negli hub vaccinali.
Questo era Moreno, un altruista vero, una persona di infinità disponibilità, un uomo di compagnia che amava scherzare. «Piedone», come lo chiamavano gli amici per la grandezza della taglia delle scarpe, lascia la moglie Beatrice, la figlia Selene e la mamma Elvira. Durante l’ultimo saluto, i familiari sono stati confortati dalla presenza dei gruppi della protezione civile di Candiolo, Piobesi, Castagnole e None. Tutti erano al loro fianco per salutare Moreno, collaboratore e amico di tutti.