Un cantiere per il Valentino, nasce il Central Park di Torino
Al via da oggi il lavoro di riqualificazione del polmone verde di San Salvario
Il lavoro di Andreas Kipar si distingue per l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’interazione tra la natura e l’ambiente costruito. Architetto specializzato in grandi aree verdi fatte sorgere al posto delle fabbriche con un lungo curriculum di progetti, come la trasformazione del quartiere Isola a Milano, il masterplan del waterfront di Beirut, le riqualificazioni, sempre milanesi, della zona di Porta Nuova o del Parco Centrale e due degli interventi più attesi nel capoluogo lombardo: il curioso Loc, il «nuovo» borgo di Loreto Open Community, e il Mind, Milan Innovation District, nell’ex area Expo.
Al lungo elenco di progetti bisogna aggiungere anche quello che rinnoverà il parco del Valentino. Un lavoro di «restauro» del polmone verde di San Salvario, finanziato interamente dal Pnrr con uno stanziamento da 13 milioni di euro, che partirà ufficialmente questa mattina con la prevista consegna del cantiere all’impresa da parte del Comune e da Scr Piemonte, la stazione appaltante della Regione.
La scommessa del Comune è importante: valorizzare il parco più amato dai torinesi per farne un po’ il Central Park in versione sabauda. Per renderlo ancora più bello, l’archietto tedesco (ma milanese di adozione) Kipar, con la sua squadra di collaboratori dello studio Land, è pronto a «costruire» un parco sempre più verde, con più spazi per camminare e stare insieme, con una riduzione dello spazio concesso alle auto e in dialogo con tutte le altre novità in arrivo lungo l’asse del Po: la nuova biblioteca di Torino
Esposizione, il futuro campus dell’architettura e del Design del Politecnico e la seconda vita delle discoteche chiuse da tempo.
«Obiettivo principale dei lavori di riqualificazione — spiegano da Palazzo Civico — è quello di preservare e valorizzare ulteriormente l’aspetto naturalistico del parco e di recuperarne la sua vocazione culturale e di luogo per il tempo libero». La scorsa settimana, il progetto esecutivo per il «nuovo» Valentino è stato approvato dalla Giunta comunale. Prevede la pedonalizzazione dei viali principali, sostituendo l’asfalto con pavimentazione permeabile su una superficie di 65 mila metri quadrati. L’intervento non solo restituirà al parco il suo fascino originario, ma avrà anche benefici significativi in termini di mitigazione climatica. Riducendo la larghezza dei viali da 16/20 metri a 9, si libereranno circa 20 mila metri quadrati di nuovo prato, con una maggiore densità di vegetazione e la piantumazione di 555 nuovi alberi.
Oltre alle modifiche nei viali, sono previsti ridisegni per piazza Rita Levi Montalcini e lo spazio di fronte alla Fontana dei 12 mesi, con la creazione di una nuova piazza pedonale. Nel giardino roccioso sarà realizzato un nuovo roseto con aree per il riposo, e saranno rinnovati gli arredi urbani, l’illuminazione a led e la segnaletica. Il Padiglione 5 di Torino Esposizioni vedrà cambiamenti importanti, inclusa la creazione di circa 600 nuovi posti auto e una nuova copertura che rispecchia il disegno originario del parco all’inglese.
Progetto affidato all’architetto Kipar, capace di rinnovare il quartiere Isola
Ridotte le dimensioni dei viali per lasciare spazio ai prati e a 555 nuovi alberi