Oltre le Langhe Americani di casa in Monferrato
Langhe e Toscana ormai inflazionate? Nessun problema, americani e scandinavi hanno scelto Monferrato. Ne è certo Antonio Caso titolare della Intermedia Immobiliare di Asti: «Emblematico è il caso di un imprenditore svedese che era stato in Toscana e nelle Langhe per valutare alcuni casolari con terreno, mai trovando offerte sotto i tre milioni di euro. Per 800 mila euro ha acquistato. La scorsa settimana, dalla nostra agenzia una cascina con alcuni ettari di vigneto dove costruirà un B&B, nel territorio di Acqui Terme». Un terzo della spesa per acquistare una cascina nel Monferrato rispetto a Langhe e Toscana, in zone in cui coltivare vini nobili come Grignolino, Barbera e Ruché, con prezzi lontani dai due milioni di euro all’ettaro delle vicine colline del Barolo e del Barbaresco, che rappresentano ormai più uno status symbol che un investimento. Le vicine, sinuose, vigne del Monferrato si portano via a 100 mila euro l’ettaro e rappresentano la nuova frontiera per stranieri desiderosi di trovare un buen retiro lontano dal caos della città, in una zona con un grande potenziale turistico. Lo dimostrano i dati sui flussi turistici che vedono Le Langhe, il Monferrato e il Roero, con quasi 670 mila arrivi e oltre 1 milione e 400 mila presenze, come una delle destinazioni enogastronomiche più rinomate al mondo. L’aumento del 7,9% negli arrivi e del 7,5% delle presenze è frutto di una crescita in Roero, Alta Langa e Monferrato, mentre nella Bassa Langa il turismo è ormai arrivato al climax e si cercano modi per decongestionare i centri di La Morra, Barolo, Monforte e Barbaresco. «Il Monferrato sta vivendo gli anni Ottanta delle Langhe, quando investitori dalla Germania, dal nord Europa e dagli Stati Uniti hanno iniziato ad acquistare cascine per costruire piccole strutture ricettive, ma anche per viverci», precisa Caso che aggiunge: «Ad attirare sono i prezzi più bassi, è vero, ma anche la tranquillità, la possibilità di scegliere tra un ventaglio di offerte e di produrre grandi vini». I comuni più richiesti sono quelli intorno ad Asti e ad Acqui Terme dove le colline del Monferrato esprimono la massima bellezza: «Gli stranieri che si presentano in agenzia conoscono, grazie a internet, perfettamente il territorio e chiedono specifici comuni con edifici con caratteristiche ben precise, con piscine, ma anche ambienti accoglienti e tranquilli, questo perché alla base c’è la voglia di vivere il nostro territorio e non solamente di fare un investimento».
Francesco Tesi co-titolare House Factory
SOggi la clientela non cerca più una zona precisa, ma un progetto interessante che vada incontro ai propri desideri. Noi investiamo in Aurora, Regio Parco e ora anche a Pozzo Strada
e è vero che una città si giudica dallo stato delle sue periferie, Torino prova a cambiare rotta accogliendo diversi investimenti ambiziosi di riqualificazione immobiliare. Da Barriera di Milano ad Aurora, da corso Regina Margherita a Pozzo Strada: i casi si moltiplicano e vanno tutti incontro a una filosofia green e di riqualificazione anche per quanto concerne le aree e i quartieri più complessi.
Uffici e ristoranti
Un esempio è il palazzo Enel di corso Regina Margherita, uno dei più iconici e caratteristici della zona nord. Grazie ai 9 milioni di euro investiti dal Fondo Chirone infatti, gestito dalla Blue Sgr, l’edificio verrà interamente riqualificato per diventare la casa di aziende e startup, trasformandosi in Eblò. Gli 11 piani, per un totale di 11 mila metri quadrati, saranno adibiti a uffici da 400 a 1500 mq, con 160-190 postazioni. Il concept sarà moderno e aperto alla cittadinanza con un ristorante, una caffetteria, una palestra un baby parking e una sala polivalente da 100 posti. «Eblò rappresenta un catalizzatore per la riqualificazione urbana e architettonica del quartiere — dichiara Alessandro Mazzucco, portfolio manager di Blue Sgr — l’investimento non vuole essere solo un rinnovamento degli spazi fisici, ma anche un punto di riferimento
Alessandro Mazzucco manager Blue Sgr
Eblò non vuole essere solo un rinnovamento degli spazi fisici, ma anche un punto di riferimento all’interno del processo di sviluppo di tutta l’area, con startup e aziende