Corriere Torino

«Voglio vivere in una bolla» La moda del gazebo sferico

- Chiara Sandrucci

● Si tratta di bolle trasparent­i dove mangiare o fare aperitivo, anche se nevica o tira vento, o fare glampling

, il campeggio di lusso

● La produzione è iniziata nel 2022, oggi sono oltre 50 le bolle già installate

● In Piemonte sono a Stresa, a Sestriere, a Sauze, in Valle d’aosta a Cervinia e Courmayeur, altre a Milano, sul mare della Croazia e poi in Trentino con 2 bolle montate al rifugio Presena

Una bolla trasparent­e dove mangiare o fare aperitivo, anche se nevica o tira vento. Da sistemare in giardino, come moderno gazebo. Con interni extra lusso dove concedersi una notte romantica in mezzo alla natura, in un letto sotto le stelle. È la mania delle bolle, sempre più diffuse dai giardini privati ai dehors chic di bar e ristoranti fino ai bubble hotel e ai siti di glamping.

Ne esistono tante versioni, una di queste prodotta nel Canavese. L’idea di poter restare fuori e godersi il paesaggio in ogni condizione ha conquistat­o Paolo Bottino, della storica azienda a conduzione familiare «Bottino Legnami» di Castellamo­nte. In piena pandemia nel 2020 ha realizzato il primo prototipo per poi lanciare «Bolla Design», azienda dedicata alla produzione in serie di dehors sferici e trasparent­i in legno, policarbon­ato e acciaio inox. Un guscio di quattro metri di diametro, riscaldato e illuminato a led. «Costruendo case prefabbric­ate in legno, spesso e volentieri sono a lavorare in montagna, in posti fantastici dove mezzo alito di vento e due fiocchi di neve ti impediscon­o di stare fuori perché non c’è modo di ripararsi», spiega Bottino, che è anche direttore commercial­e di «Natural House case di legno».

«Mi piaceva la forma e ho pensato di poterla realizzare in totale autonomia nel nostro stabilimen­to, un prodotto standard da produrre in serie a differenza di case e tetti sempre su misura». Per realizzare il sistema di apertura e chiusura della sua bolla design, marchio registrato, si è ispirato a un vassoio girevole su se stesso con le ruote in verticale che aveva visto a casa di amici. «Rispetto ad altre strutture, la nostra è progettata per durare nel tempo — assicura Bottino — e non ha bisogno di manutenzio­ne».

La produzione è iniziata nel 2022, oggi sono oltre 50 le bolle già installate. In Piemonte sono a Stresa, a Sestriere, a Sauze, in Valle d’aosta a Cervinia e Courmayeur, altre a Milano, sul mare della Croazia e poi in Trentino con 2 bolle montate al rifugio Presena dove si dorme a 2.700 metri al Passo del Tonale. Il costo di listino è di 22 mila euro, variabile a seconda degli

Savoia. «Offriamo una cena per due nel ristoranti­no esterno privato, una coppia per volta, senza bambini», spiegano i proprietar­i. «La privacy per la notte è garantita dalla recinzione e da 1.400 metri quadri di parco riservato intorno». Il pacchetto base costa 320 euro a notte. In questo caso la bolla è di quelle pressurizz­ate, funziona come le coperture dei campi da tennis. Tra i glamping, i campeggi glamour, c’è il «Gaia’s Sphere» a Gorzegno in provincia di Cuneo dove si dorme in bolle geodetiche. «Ne abbiamo tre, hanno una struttura in acciaio, ancorata al basamento e rivestita con pvc nautico», dice la proprietar­ia praghese Marketa Tenglova, torinese d’adozione che si è poi trasferita nel casale dove offre la colazione ai suoi ospiti. «Le nostre bolle sono aperte soltanto sul davanti e sulla sommità per vedere il cielo». Dormire in mezzo al suo bosco di 10 ettari costa dai 175 fino ai 295 euro a notte. Al contrario delle aspettativ­e, qui le bolle hanno riscosso molto successo tra i più giovani. Ad esempio per una notte di compleanno speciale, da pubblicare subito in una storia su Instagram.

A Sestriere, a Sauze, in Valle d’aosta a Cervinia e Courmayeur, altre nel centro di Milano

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Paolo Bottino, della storica azienda canavesana Bottino Legnami, ha lanciato il brand Bolla Design

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