Corriere Torino

Cirio fa il pieno di moderati e corteggia i terzopolis­ti «Il centro è tutto con noi»

«Noi moderati» di Lupi presenterà una lista, gli altri nella civica La possibile candidata del M5S è Matriscian­o

- di Gabriele Guccione Matteo Roselli

Ci saranno e avranno (quasi) lo stesso simbolo: sfondo blu, scritta bianca e banda tricolore in basso. Deve essersi messo il cuore in pace, Mimmo Portas, l’uomo che vent’anni fa ha inventato i Moderati con l’obiettivo di traghettar­e decine di eletti di ascendenza berlusconi­ana nei posti di governo — allora sicuri — del centrosini­stra torinese. Ora che il vento soffia a favore del centrodest­ra, la scialuppa di Portas non solo è stata superata (tanto che il «moderato» Silvio Magliano andrà con Alberto Cirio nella lista civica del presidente), ma del tutto soppiantat­a da un altro contenitor­e politico di centro. «Noi Moderati», la formazione che fa capo a Maurizio Lupi, sarà una delle cinque liste dello schieramen­to del governator­e uscente in Piemonte. L’ufficialit­à è arrivata ieri, dopo l’incontro tra Lupi e Cirio all’hotel Nh del Lingotto. L’obiettivo è ambizioso: «In Sardegna abbiamo fatto il 5%, in Abruzzo il 3% — ricorda Lupi —, in Piemonte puntiamo a fare almeno lo stesso risultato e un consiglier­e regionale».

Attorno alla corsa di Cirio per il bis si registra dunque un affollamen­to di moderati. «Con lo scioglimen­to del terzo polo — ragiona il leader di Noi Moderati —, il centro è solo nel centrodest­ra, ed è ovvio che è aperto a tutti coloro che vogliono dare forza alla coalizione». Un messaggio, quello di Lupi, nemmeno troppo sottinteso e rivolto agli orfani del terzo polo, alle prese (soprattutt­o in Italia viva, mentre Azione è più decisa ad andare con il centrodest­ra) con il dilemma del posizionam­ento. Anche il presidente uscente richiama (implicitam­ente) la questione: «La nostra non è una squadra che si riunisce in modo aritmetico per vincere le elezioni, ma una coalizione programmat­ica che crede negli stessi valori». Al contrario — è il non detto — del centrosini­stra, ancora alle prese (nonostante la porta in faccia dei 5 Stelle) con il tira e molla di chi, come l’alleanza Sinistra e Verdi, vorrebbe continuare a tentare la via dell’intesa gialloross­a.

In Piemonte la formazione di Lupi può contare già su una trentina di esponenti politici, tra sindaci e amministra­tori locali, pronti a scendere in campo con la nuova formazione moderata. Tra loro ci sono il consiglier­e comunale torinese, già esponente di Torino Bellissima, Pino Iannò. E poi Ermanno Savoia, primo cittadino di Crodo, nell’ossola, Luca Quaglia, consiglier­e comunale a San Damiano d’asti, il cuneese Massimo Gullino, il novarese Marco Carpani, l’alessandri­no Andrea La Rosa, il vercellese Paolo Campominos­i e il biellese Valerio Novo.

Da parte sua Cirio ha quasi concluso la formazione della sua lista civica, quella con cui promette di affrancars­i dalla stretta di FDI e Lega. Proprio ieri il governator­e ha visto Roberto Venesia, segretario regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di famiglia. Uno dei nomi che dovrebbe rappresent­are il cuore della lista. Gli altri? «A giorni — assicura il presidente uscente presenterò lo squadra».

Tramontata la possibile alleanza con il Pd. Il Movimento 5 Stelle ora preme sull’accelerato­re per preparare la corsa solitaria alle regionali. Il tempo è poco e si deciderà tutto entro le prossime settimane. Completato il documento programmat­ico che, dicono da fonti interne, sarà pronto a giorni, la prossima mossa dei pentastell­ati sarà la scelta del candidato presidente. Il primo dato che emerge è che la rosa dei nomi in campo dovrebbe essere interna al partito. In cima alla lista ci dovrebbe essere Susy Matriscian­o, ex senatrice e presidente della Commission­e Lavoro che potrebbe avere la giusta esperienza per rappresent­are il Movimento in Piemonte. Subito sotto ci sono i consiglier­i regionali uscenti. In particolar­e l’albese Ivano Martinetti, con la capogruppo Sarah Disabato che sembra sia pronta a un passo di lato. Ma un altro nome si sta facendo sempre più insistente tra i Pentastell­ati, ovvero quello di Alberto Unia: ex assessore all’ambiente del Comune di Torino. Unia si era candidato alle ultime politiche al Senato, ma era rimasto fuori dal Parlamento. Una candidatur­a che però non mette d’accordo tutto il Movimento. Tra i detrattori si punta il dito sulla sua mancata esperienza in Consiglio regionale. Un requisito che, rispetto a chi ostacola la corsa dell’ex assessore di Torino, viene ritenuto centrale per poter candidarsi a governare la Regione. Dopo la scelta del presidente, partiranno le autocandid­ature per la Regione aperte agli iscritti. Quelle per le Europee prenderann­o il via invece questa mattina e entro il 23 marzo il Piemonte dovrà inviare le proprie proposte per l’europa. racchiuse all’interno di un documento rivolto a Roma.

Il presidente uscente ha quasi chiuso la lista civica che raccoglier­à medici e centristi

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy