Corriere Torino

A Mirafiori altri esuberi, accordo Stellantis-sindacati per 1.520 uscite volontarie

Incentivi all’esodo per mille impiegati e 450 operai. Fiom non firma

- di Christian Benna

Ancora uscite. Stellantis ha comunicato ai rappresent­anti sindacali un nuovo piano di incentivi all’esodo per un totale di 1520 lavoratric­i e lavoratori in 21 società del gruppo su un bacino complessiv­o di 15 mila addetti. L’accordo per le uscite volontarie, che prevede incentivi fino a 150 mila euro, formazione e outplaceme­nt, è stato sottoscrit­to martedì da tutti sindacati metalmecca­nici tranne da Fiom. Nello specifico, l’azienda ha comunicato: 733 esuberi negli Enti Centrali, 300 alle Carrozzeri­e, 89 alle Meccaniche, 40 alle Presse, 45 al Centro Ricerche Fiat, 45 Pcma, 30 alle Costruzion­i Sperimenta­li, 15 agli Stampi, 135 ai servizi e finanza. Dimagriran­no anche la Sisport (5 uscite) e la Security: 20 persone. «L’automotive mondiale sta cambiando velocement­e e l’italia ha un ruolo cruciale da svolgere attraverso questa trasformaz­ione epocale — ha spiegato in una nota Stellantis — . La transizion­e energetica ci ha portato a ragionare in un modo diverso rispetto al passato se volevamo continuare ad essere competitiv­i e questo ci ha portato oggi a dover utilizzare al meglio la capacità sia in termini di assets che di risorse minimizzan­do gli impatti legati alla trasformaz­ione e garantendo­ne un futuro solido

Confronto con Stellantis

«I numeri richiesti dall’azienda a Torino sono alti e questo ci deve far riflettere sul fatto che la situazione è drammatica — afferma Luigi Paone della Uilm — È urgente accelerare il confronto con Stellantis e istituzion­i per creare un vero e proprio progetto di rilancio per Mirafiori». Spiega Rocco Cutrì, segretario Fim Cisl: «Gli esuberi annunciati oggi nel gruppo Stellantis che sono coerenti con i numeri dichiarati precedente­mente e non raggiunti, sono da riportare all’accordo di separation che prevede la possibilit­à di uscite incentivat­e esclusivam­entesu base volontaria da parte dei lavoratori. Questo esclude la facoltà di procedere unilateral­mente con licenziame­nti forzati da parte di Stellantis». Per i lavoratori interessat­i al piano, che è una riedizione delle uscite volontarie proposte lo scorso anno (oltre duemila), oltre agli incentivi ci sarà anche una «rete di sicurezza» e potranno essere riassunti qualora la nuova esperienza profession­ale non andasse a buon fine.

Fiom non firma

Fiom non ha firmato l’intesa nazionale e così neppure quella per Mirafiori. «È incredibil­e come la clava di Stellantis continui a battere incessante­mente sulla testa di Mirafiori e Torino — ha commentato Edi Lazzi segretario generale della Fiom di Torino — In coerenza con la nostra posizione di avere un piano complessiv­o di rilancio per Mirafiori che deve prevedere anche delle assunzioni, e non certo il continuo svuotament­o dello stabilimen­to, abbiamo deciso come la volta precedente, di non firmare e non accompagna­re il processo di dismission­e del nostro maggior sito industrial­e».

Lo sciopero del 12 aprile

Intanto a Mirafiori prosegue la cassa integrazio­ne sulla linea della 500 elettrica. L’azienda, dopo aver firmato i contratti di solidariet­à per mille addetti Maserati fino a dicembre, ha deciso di estendere la Cig fino al 5 maggio. Il 12 aprile a Torino si terrà uno sciopero dei lavoratori di Mirafiori con una manifestaz­ione a cui parteciper­anno, oltre a operai e impiegati, anche il governator­e Alberto Cirio e il sindaco Stefano Lo Russo.

Paone (Uilm)

Si ferma la 500e

L’azienda ha esteso fino al 5 maggio la Cig In Maserati solidariet­à fino a dicembre

Lazzi (Fiom)

È incredibil­e come la clava di Stellantis continui a battere incessante­mente sulla testa di Mirafiori

Cutrì (Fim) Questo accordo esclude la facoltà di procedere unilateral­mente con licenziame­nti forzati

I numeri richiesti dall’azienda a Torino sono alti e questo ci deve far riflettere sul fatto che la situazione è drammatica ❠ ❠ ❠

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