In Salotto con Mao, Marco Ponti ricorda il suo «A/R»
«Non sono così bravo a parlare del passato, ma di ricordo innanzitutto l’emozione di tornare a girare a Torino dopo il grande successo di
Marco Ponti torna sui suoi esordi e si prepara a condividerli al Salotto di Mao, talk-show live che torna stasera alle 19.30 con il suo appuntamento mensile nel salotto blu del Carlina Restaurant & Bar dell’nh Collection di piazza Carlina. Condotto dal cantautore e presentatore Mauro Gurlino, in arte Mao, l’incontro sarà l’occasione per incontrare anche la musicista
Gloria Campaner, fondatrice del progetto C# See Sharp, e di celebrare i vent’anni dall’uscita nelle sale del secondo film di Ponti.
«Rispetto al mio esordio — continua il regista — che aveva contribuito a cambiare la percezione stessa di Torino e che avevo affrontato con una certa spavalderia, aveva avuto molti più “semafori verdi” del primo. Ma questa libertà produttiva era anche fonte di estrema responsabilità».
Il film che ha contribuito ad aggiungere un altro tassello della Torino di inizio millennio, vedeva ancora Libero De Rienzo protagonista, af
Vanessa Incontrada e Libero de Rienzo fiancato da Vanessa Incontrada, Kabir Bedi, Remo Girone e Michele Di Mauro, oltre all’indimenticato Eugenio Allegri. «Aggiungerei la partecipazione di Samuel dei Motel Connection e dello stesso Mao. Ma come può immaginare, il ricordo più tenero lo riservo a Libero. Ormai, dopo il successo, la gente lo riconosceva per strada e lui, quasi per un senso di protezione, chiese di venire a dormire da me invece che in albergo».
Il set del film diventò ben presto palestra per l’attore scomparso prematuramente: «Si stava preparando alla regia di e mi chiese di aiutarlo “sul campo”, cosa che feci con enorme piacere».
Se la storia di Dante e Nina di sarà al centro dell’intervento di stasera, Marco Ponti tiene a ricordare anche il suo ultimo libro
in cui Gianluca Vialli si confessa negli ultimi mesi di vita: «Ci eravamo incontrati con pochi mesi prima ed è stato lui a voler condividere con me il suo lascito valoriale e umano. È come se ci fossimo conosciuti nell’ultimo minuto della sua giornata. Ma in quel breve spazio temporale siamo stati amici fedeli e sinceri».
Era stata una grande emozione tornare a girare qui dopo il successo di