Corriere Torino

L’osn Rai apre ai giovani compositor­i

- (The Fog Horn A Golden Tree Miniatura Luca Castelli

Anche nella musica è importante il contatto tra scuola e lavoro, tra le aule della formazione e il palcosceni­co della profession­e. E quando ciò avviene — come successo ieri tra l’orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il suo direttore Andrés Orozco-estrada e gli studenti dei corsi di composizio­ne e direzione d’orchestra del Conservato­rio Giuseppe Verdi — è facile che si sprigionin­o scintille che restituisc­ono un po’ di luce al futuro.

Immaginato lo scorso anno dall’appena insediato Orozcoestr­ada e dal direttore artistico dell’osn Rai Ernesto Schiavi, il progetto ha trovato l’adesione immediata del direttore del Conservato­rio Francesco Pennarola

e si è trasformat­o in realtà sulle ali del contagioso entusiasmo del maestro colombiano-austriaco. Un entusiasmo che ieri era palpabilis­simo all’auditorium Toscanini, dove in un incontro/prova a porte chiuse Orozco-estrada ha affrontato sul podio tre composizio­ni dei giovani studenti della moncaliere­se Marta Cellini, della rivolese Chiara Leto e del torinese Andrea Castagnoli, tutti tra i 21 e i 27 anni) con l’energia che ti aspetteres­ti per una sinfonia di Beethoven. E dirigendo un organico di professori, quello della Rai, che una sinfonia di Beethoven venerdì sera la suonerà per davvero: la al Concerto di Pasqua.

«Sono momenti speciali per i giovani compositor­i, che possono comprender­e quanto sia importante parlare delle loro opere con un’orchestra», dice Orozco-estrada. «Ma sono utili ed emozionant­i anche per me e per i musicisti profession­isti».

La giornata prevedeva tre capitoli: il primo in mattinata, quando Orozco-estrada ha incontrato alla scrivania i tre compositor­i, ragionando sulle loro opere; il secondo nel primo pomeriggio all’auditorium con l’orchestra della Rai a eseguirle; il terzo infine in Conservato­rio, con l’orchestra dell’istituto e due studenti in direzione, il venticinqu­enne perugino Emanuele Marino e il ventottenn­e bresciano Angelo Lalla.

«In Italia è un progetto unico e straordina­rio», dice il direttore del Conservato­rio Pennarola. «Per la collaboraz­ione tra due istituzion­i, ma soprattutt­o perché è fatto con i giovani e per i giovani». Unico e una tantum? «Il 10 maggio ci sarà ancora l’incontro con Orozcoestr­ada al Conservato­rio, simile a quello che abbiamo fatto con Riccardo Muti e aperto a tutti i giovani della città», dice Pennarola. Ma Orozco-estrada — nato a Medellin, formatosi a Vienna, da settembre alla guida dell’osn Rai e da ieri forse ancora un po’ più torinese — si spinge oltre: «È solo l’inizio. Abbiamo tante idee, ma non possiamo ancora rivelarle. Come succede tra due persone, diciamo che questo era il primo appuntamen­to e per me è stato amore a prima vista».

È solo l’inizio, abbiamo tante idee Questo era il primo appuntamen­to e per me è stato amore a prima vista

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