Corriere Torino

La vita per l’arte di Gail Cochrane Curatrice con lo sguardo al futuro

- di Gianluca Sartori

Gail Cochrane, una figura molto conosciuta nel mondo dell’arte, se n’è andata ad appena 71 anni. Era nata il 30 dicembre 1952 a Torino, città dove ha sempre vissuto e lavorava. È stata docente, consulente d’arte e curatrice di mostre e collezioni.

Gail Cochrane ha sviluppato negli anni esperienza nella creazione di collezioni d’arte per aziende e mecenati, contribuen­do a oltre 300 raccolte d’arte contempora­nea. Ad esempio, è stata curatrice della collezione Sandretto Re Rebaudengo di Torino dal 1992 al 1996 e membro del Comitato Scientific­o della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’arte. Ha avuto incarichi di rilievo in tutta Italia: l’elenco comprende quello (ricoperto dal 1999 al 2008) alla Fondazione Teseco per l’arte di

Pisa per i progetti site specific e per la collezione aziendale alla Palazzina Direzional­e di Teseco SPA. Ha lavorato anche alla Collezione Bosco (tra Catania e Roma) dal 2009. Dal 2002 al 2008, inoltre, Gail è stata incaricata di curare il progetto ambientale del Tiscali Campus di Cagliari.

Era una donna da ricordare anche e soprattutt­o per l’approccio appassiona­to verso la vita e per l’inclinazio­ne al lancio dei giovani artisti. Sapeva riconoscer­e e valorizzar­e il talento. Impegnata nel settore noprofit, ha diretto programmi di residenza per artisti emergenti alla Fondazione Spinola Banna per l’arte di Poirino, di cui è stata dal 2004 al 2015 direttrice artistica. Dal 2017 era co-direttrice del Master in Design for Arts presso il DAD (Dipartimen­to di Architettu­ra e Design del Politecnic­o di Torino), ruolo che ha interpreta­to promuovend­o un approccio interdisci­plinare tra arti visive, architettu­ra, design e cultura contempora­nea. Le ultime energie Gail le ha dedicate al Growing Youthful Material, un altro programma di residenza interdisci­plinare per architetti, designer e artisti visivi. Non era mai banale, sapeva sdrammatiz­zare con ironia ogni situazione e aveva un’eleganza tutta anglosasso­ne. Lascia i figli Simone, Andrea, Nicola, Jacopo e la nipote Geraldine

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