I concerti di Pasqua al Toscanini e al Regio
Verso Pasqua, ripercorrendo tre secoli della miglior musica sacra italiana e concedendosi un idillio pastorale con Beethoven. È la colonna sonora proposta al pubblico torinese dai due concerti della Settimana Santa all’auditorium Toscanini e al Teatro Regio.
Si parte stasera in casa Rai, dove l’orchestra Sinfonica Nazionale sarà impegnata nel suo tradizionale appuntamento pasquale fuori abbonamento, guidata dal direttore principale Andrés Orozcoestrada. Reduce dalla masterclass di martedì con gli allievi del Conservatorio, il maestro colombiano-austriaco affronterà prima lo «Stabat Mater» di Giovanni Battista Pergolesi, composizione del 1736 commissionata dalla laica confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo per essere usata proprio nella liturgia pasquale e completata dall’autore nelle sue ultime settimane di vita (forse addirittura il giorno stesso della morte, il 16 marzo 1736, appena ventiseienne per tubercolosi). Le voci saranno del soprano Giuliana Gianfaldoni e del contralto Cecilia Molinari. Quindi l’atmosfera si tingerà dei colori dell’opera più bucolica e idilliaca di Beethoven, la Sinfonia n.6 «Pastorale» del 1808, ispirata alla vita in campagna, tra campi, ruscelli, temporali e dialoghi ideali con la natura. Inizio alle 20.30, biglietti da 15 a 10 euro, diretta radiofonica su Radio3 e trasmissione in tv alle 21.15 su Rai5.
Ventiquattro ore dopo, domani alle 20, sarà il Regio a riprendere due pagine importanti di musica sacra italiana, più recenti rispetto allo «Stabat Mater» di Pergolesi. Diretta dal giovane Diego Ceretta (classe 1996, direttore principale dell’orchestra della Toscana), l’orchestra e il Coro del Teatro trasformeranno per una notte la sala molliniana in un’imponente cattedrale, proponendo le «Vetrate di chiesa» di Ottorino Respighi del 1926 (rielaborazione sinfonica che lo stesso compositore bolognese operò sui suoi «Tre preludi su melodie gregoriane» per pianoforte del 1919, con l’aggiunta di un quarto movimento) e il «Requiem» di Luigi Cherubini, uno dei brani commemorativi più amati dai grandi compositori dell’ottocento (Beethoven, Brahms, Schumann), presentato per la prima volta a gennaio del 1817 nella Basilica di Saint-denis, vicino a Parigi, in una cerimonia per il ventiquattresimo anniversario dalla morte di Luigi XVI (il re decapitato durante la Rivoluzione Francese). Biglietti a 35, 30 e 25 euro.