Il secolo di vita dell’ingegner Ainardi, un precursore nel settore energetico
L’ingegner Felice Ainardi si è spento a cent’anni, compiuti lo scorso 2 dicembre. La sua è stata una vita lunga e serena, nel contesto di una famiglia unita e di una carriera lavorativa gratificante.
Era originario della Valsusa, precisamente di Bussoleno. Ha studiato prima al liceo ginnasio di Susa e poi al Valsalice di Torino, per poi completare il percorso al Politecnico con la laurea in ingegneria elettrotecnica. Una branca di studi che a quei tempi era ancora poco battuta, e in effetti Cino, come lo hanno sempre chiamato familiari e amici, nel suo campo è stato un innovatore. Risale al 1948 il suo ingresso nell’aem, Azienda Energetica Metropolitana di Torino che molti anni dopo è confluita nella galassia Iren. È stato direttore della sezione progetti e ha seguito la nascita di alcune centrali elettriche in Valle Orco.
Le sue idee sono sempre state rivolte al futuro, e fu tra i primi ad esplorare nuove frontiere del settore energetico, come lo sviluppo del teleriscaldamento: a tal proposito contribuì alla realizzazione delle centrali di cogenerazione delle Vallette e di Mirafiori Nord, strutture in grado di distribuire energia e calore. Felice ha poi portato avanti degli studi per quanto riguarda la termovalorizzazione dei rifiuti e, verso la conclusione della sua carriera, ha ricevuto la nomina a vicedirettore generale.
Quello di Cino, insomma, è stato un bellissimo percorso lavorativo e le persone che lo hanno conosciuto ne hanno apprezzato professionalità, competenza, cortesia, gentilezza, e umanità. Ma il suo tratto caratteristico è sempre rimasta la curiosità che lo portava a rimanere al passo coi tempi: tanto è vero che, ultranovantenne, spronato dal fatto che il nipote Andrea risiedeva in Inghilterra, aveva imparato a utilizzare Skype sul computer. Felice lascia anche la moglie Mariannina, con cui ha toccato i settant’anni di matrimonio, la figlia Emanuela e il genero Aldo. Ha espressamente richiesto di essere seppellito nel cimitero di famiglia a Bussoleno, la sua terra natale.