«Le idee dei giovani fondamentali per la cultura»
«Stavo cercando organizzazioni in Italia che dessero la possibilità ai giovani di entrare in contatto con ragazze e ragazzi da altri parti del mondo, con i quali potersi confrontare per scoprire culture diverse ma anche per discutere insieme delle tematiche di attualità e politica internazionale, con il fine di disegnare insieme proposte da presentare ai decisori politici e contribuire a costruire una società migliore. Tale realtà non esisteva, quindi decisi di fondarla io».
Al tempo Alberta Pelino aveva 19 anni ed era appena rientrata dal Canada, e fondò Yas,
Young Ambassador Society, l’associazione no profit che coordina il Y7 Summit ossia l’engagement Group ufficiale del G7 (dal 26 al 28 aprile a Venaria) che si tiene oggi, alle 14, presso l’energy Center del Politecnico, alla presenza del Ministro dell’ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, l’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale del Comune di Torino Chiara Foglietta e il Rettore del Politecnico di Torino Stefano Paolo Corgnati. I temi sono in linea con le priorità del G7, «Clima, Energia e Ambiente» e le tematiche della Planet Week.
«Ambiente ed emergenza climatica — sottolinea — sono al centro delle nostre preoccupazioni. Serve concentrarsi sulla sostenibilità ambientale per rallentare il cambiamento climatico. È importante dotarsi di strumenti come l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale. Il dialogo deve sviluppasi con le Istituzioni ma anche con le aziende del settore privato».
Scopo di Yas è coinvolgere migliaia di giovani e creare un grande processo di partecipazione giovanile per portare le loro idee ai leader G7. La cultura è un tema cruciale: «Nel 2021, con il G20 in Italia, siamo stati coinvolti attivamente per portare le idee dei giovani per la cultura, che è fondamentale anche per le sue potenzialità di aggregazione. Abbiamo chiesto di garantire l’accesso universale alla cultura agevolando la digitalizzazione e la formazione, in particolare nei paesi in via di sviluppo e nelle fasce più deboli della società, perché è uno strumento che favorisce l’integrazione, unisce e abbatte pregiudizi e stereotipi, permettendo di guardare al mondo da una prospettiva alternativa che troppo spesso le classi dirigenti sottovalutano o snobbano».
Non è la sua prima volta torinese, è una città in cui dice le piacerebbe fermarsi per lunghi periodi, «Venaria è un esempio straordinario di bellezza, a volte noi italiani non ci rendiamo conto della straordinarietà del nostro Paese».
Ambiente ed emergenza climatica sono al centro delle nostre preoccupazioni: serve concentrarsi sulla sostenibilità ambientale