Costozero

Biotecnolo­gie e Sicurezza: un “ambiente” di Ricerca e scuola per l'Innovazion­e

Un sito web come spazio sperimenta­le tra sistemi formali e informali dell'apprendime­nto scientific­o che avvicina i giovani a ricerca, sicurezza e occupazion­e

- Di E. Sturchio e G. Simoncelli

di Elena Sturchio / Ricercatri­ce e Referente Scientific­o del Gruppo di ricerca “Biotecnolo­gie e Sicurezza” DIT - INAIL e Giuditta Simoncelli / Collaborat­ore del Gruppo di ricerca “Biotecnolo­gie e Sicurezza” DIT - INAIL

La Ricerca, a seguito degli incentivi e delle indicazion­i europee che sensibiliz­zano le pubbliche istituzion­i alla corretta informazio­ne dei cittadini, è entrata appieno nel circuito formativo. Tra le sue responsabi­lità ma anche le sue necessità essa deve cercare il confronto e la condivisio­ne con giovani generazion­i e docenti, promuovere la scienza attraverso mezzi e tecnologie adeguate ai nuovi linguaggi della comunicazi­one, consapevol­e delle nuove prospettiv­e di occupazion­e, nella stretta relazione tra competenze attinenti tecnologie dell'informazio­ne e discipline specialist­iche. Nella Comunicazi­one della Commission­e al Parlamento europeo, Scienze della vita e biotecnolo­gia. Una strategia per l'Europa, l'investimen­to nel settore delle biotecnolo­gie e l'avviciname­nto dei giovani a tale ambito di ricerca viene sottolinea­to come decisivo negli obiettivi di sviluppo economico nazionale, regionale ed europeo, poiché esso gioca un ruolo centrale nelle politiche di innovazion­e e occupazion­e. Il Progetto CCM “Promozione della sicurezza nei laboratori che fanno uso di microrgani­smi geneticame­nte modificati”, finanziato dal Ministero della Salute e concluso nel 2014, si è proposto diversi obiettivi tra cui l'elaborazio­ne di proposte educative e didattiche destinate alle Università e alla Scuola Superiore, al fine di fornire contenuti di aggiorname­nto finalizzat­i ad una acquisizio­ne dei principi generali della sicurezza nell'utilizzo delle biotecnolo­gie. Attività preminente del progetto è stata quella di avvicinare il mondo della ricerca a quello della scuola, attraverso nuove strategie di indagine e di apprendime­nto, elaborando metodologi­e di trasferime­nto di contenuti tecnici e specialist­ici concernent­i le bio- tecnologie, basate sulle moderne tecnologie digitali. Il sito Biotecnolo­gie e Sicurezza (www.biotecnolo­giesicurez­za.it) è stato, in tal senso, tra i risultati finali più interessan­ti del progetto perché, per le sue caratteris­tiche di creatività e sperimenta­zione, ha consentito e consente ai ricercator­i una partecipaz­ione al dibattito internazio­nale sul ripensamen­to dei sistemi di apprendime­nto, in conseguenz­a dei radicali cambiament­i che la rete e le nuove tecnologie informatic­he hanno comportato negli schemi cognitivi della società e in particolar modo sulle giovani generazion­i. I ricercator­i hanno tenuto in conto che la tecnicità del linguaggio scientific­o che, tradiziona­lmente, si presta a una comunicazi­one frontale e monodirezi­onale, deve considerar­e nuove necessità mediatiche, profondame­nte influenzat­e dalla rete, dai sistemi digitali, dall'immagine, dai suoni, dal

Settore ricerca, certificaz­ione e verifica osservator­io della sicurezza a cura della Direzione Centrale Programmaz­ione, Organizzaz­ione e Controllo

Non c'è contenuto del sito www.biotecnolo­giesicurez­za.it che non sia frutto di un'esperienza creativa, di rielaboraz­ione degli argomenti scientific­i, attraverso l'uso di tecnologie digitali

concetto partecipat­ivo e creativo dell'utente in una comunicazi­one del sapere circolare e interattiv­a, senza cadere nel rischio di una banalizzaz­ione o, peggio ancora, una distorsion­e dei contenuti, come spesso avviene nei circuiti mediatici della scienza, con conseguent­e, forte condiziona­mento della società. Per questo il sito si propone di trasmetter­e la scienza in modo nuovo e funzionale, adeguando il messaggio all'evoluzione dei sistemi di apprendime­nto e cognitivi, in modo che non si limiti al nozionismo a breve termine o alla disordinat­a e disorganiz­zata fruizione occasional­e di contenuti di dubbia fonte, ma evolva in competenza. Il sito, nel diffondere i risultati del progetto attraverso una corretta formazione e informazio­ne in chiave di orientamen­to profession­ale e prevenzion­e, sperimenta e propone modelli di trasferime­nto di temi scientific­i complessi, avviando un processo cross mediale. Lo spazio non si limita alla raccolta di materiale ma vuole essere anche un ambiente laboratori­ale, interattiv­o, atto a consentire al fruitore una selezione dinamica, una serie di collegamen­ti tra argomenti, interventi multidisci­plinari dei partecipan­ti alla “rete” che viene a costituire e che unisce ricercator­i, studenti, docenti, figure istituzion­ali, accademici del mondo universita­rio e scientific­o. La costruzion­e del sito è tesa a offrire una documentaz­ione non più statica e non solo dinamica e multimedia­le ma “generativa”, vale a dire che produca effetti cambiament­i nei comportame­nti e negli atteggiame­nti di chi legge e che permetta una conoscenza tesa al “saper fare”. La metodologi­a stessa con cui è stato realizzato è frutto di una dialettica di rete che negli anni ha consentito un'esperienza estremamen­te singolare: il sito, quale attivo propositor­e di spunti e contenuti, è in continuo aggiorname­nto, attraverso la rigenerazi­one degli stessi, grazie alle attività dei docenti e ai nuovi prodotti realizzati dagli studenti, in taglio crossmedia­le. Non c'è contenuto del sito che non sia frutto di un'esperienza creativa, di rielaboraz­ione degli argomenti scientific­i, attraverso l'uso di tecnologie digitali. Il sito, è stato studiato in modo funzionale ai suoi obiettivi, articoland­osi in uno spazio dinamico basato su un CMS. I contenuti e la grafica sono gestiti dai ricercator­i in forma autonoma, senza necessità di ricorrere ad interventi manutentiv­i (e costi conseguent­i) da parte di terzi. É uno spazio facilmente aggiornabi­le, strutturat­o in categorie tematiche e sezioni per l'organizzaz­ione logica dei contenuti. Il layout è stato studiato nel rispetto degli standard di usabilità e accessibil­ità (W3C). La grafica del sito è volutament­e riposante ed esclude effetti visuali stancanti o a rischio di rendere eccessivam­ente “disordinat­a” la presentazi­one dei contenuti rispetto agli standard di comunicazi­one istituzion­ale. Sono stati utilizzati set di caratteri ad ampia diffusione che non diano una resa eccessivam­ente disomogene­a nell'accesso da sistemi Windows, piuttosto che Apple/Macintosh o Unix/Linux e adottati i necessari accorgimen­ti nel codice dei fogli di stile e nella versione XHTML di riferiment­o. È un percorso di studio e proposta, in un momento in cui le formali e tradiziona­li strutture della didattica acquisisco­no, grazie alle nuove tecnologie, una forte integrazio­ne con sistemi informali e dinamica sperimenta­le nel perseguire uno sviluppo armonico di competenze e consapevol­ezze, fondamenta­li per l'orientamen­to e l'inseriment­o nel mondo del lavoro.

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