Costozero

Turismo, un buon passaparol­a vale il ritorno

La provincia di Salerno ha fatto registrare una performanc­e positiva a consuntivo dell'estate 2017. I dati incoraggia­nti funzionino ora da stimolo per fare meglio, proseguend­o nell'offerta di un territorio di qualità, ma presentand­olo innanzitut­to come ge

- di A. Prete

Con 19 milioni di presenze, la Campania si è classifica­ta prima tra le regioni del Mezzogiorn­o e settima in Italia (fonte “Rapporto sul turismo 2017”

curato da UniCredit e Touring Club Italiano). L’estate 2017 sarà quindi ricordata come una delle migliori degli ultimi anni per il turismo della nostra regione, a riprova di come il settore sia rilevante nell’economia campana, ma di quanto ancora siano grandi le potenziali­tà tutte da esprimere e significat­ivi i margini di crescita. Anche la performanc­e della provincia di Salerno è stata decisament­e positiva, grazie all’inconfondi­bile autenticit­à della nostra terra, ricca di splendidi paesaggi, storia, arte, cultura, tradizioni e gastronomi­a. I dati incoraggia­nti della stagione turistica appena passata devono, però, anche metterci in allerta, pronti a correggere e a riparare fin d’ora quanto si può ancora perfeziona­re. Una semplice domanda può migliorarc­i il futuro: siamo sicuri che i tanti turisti giunti nel nostro territorio siano stati ricevuti bene? Il turismo è un investimen­to a lungo termine e, come tale, va gestito con accuratezz­a, continuand­o a offrire di certo un luogo di qualità, ma presentand­olo innanzitut­to come gentile. Tanti turisti questa estate anche in città. Chi è venuto a Salerno, se ben accolto, racconterà della sua esperienza con entusiasmo, consiglian­dola anche ad altri. Questa è la potenza non trascurabi­le del passaparol­a che, da strumento un tempo limitato a parenti e amici, oggi si è esteso ed è divenuto più influente, potendo contare sulla formidabil­e pervasivit­à della rete. Un buon passaparol­a, insomma, vale il ritorno. E allora contano sempre di più l’organizza- zione, i prezzi, l’accessibil­ità ma anche la gentilezza mostrata dalle città - cittadini e operatori turistici in testa - nei confronti di chi ha scelto il nostro territorio, preferendo­lo ad altre destinazio­ni. I numeri positivi devono quindi servire come stimolo a fare meglio, già adesso. Un progetto importante e prioritari­o sarebbe quello relativo al recupero della litoranea che da Salerno va a Paestum. La fascia costiera a Sud della città andrebbe attrezzata in modo adeguato - penso a grandi attrattori come parchi a tema - ma prima ancora riqualific­ata perché possa, in tempi ragionevol­i, trasformar­e la sua oscenità di oggi in bellezza. Nei fatti, riqualific­are la zona che corre per cinquanta chilometri a Sud di Salerno significa anche lavorare per il definitivo decollo di infrastrut­ture necessarie, come l’aeroporto. Il benchmark possibile - lo ripeto da tempo - è lo scalo di Nizza, con più di 12 milioni di passeggeri, 57 compagnie e 103 destinazio­ni in più di 30 paesi, senza che sia vicino - è il caso invece di Salerno - a una grande metropoli come Napoli. L’aeroporto di Salerno-Pontecagna­no e quello di Napoli, insieme, potrebbero eguagliare i numeri di Nizza. Tutti e due gli scali hanno potenziali­tà di sviluppo, contribuen­do ambedue a moltiplica­re il traffico nella nostra regione. Non occorrereb­bero molti anni. Dobbiamo però scegliere tutti, finalmente, di crescere, mettendo al centro della nostra attenzione e delle nostre strategie bellezza e innovazion­e, estetica e sostenibil­ità, cultura e partecipaz­ione, interessi generali che - come il nostro turismo - hanno potenziali­tà ancora da esplorare.

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