Costozero

Schiavo:“L'economia turistica ha bisogno di regole certe“

Per il presidente del Gruppo Turismo, Alberghi e Tempo Libero di Confindust­ria Salerno pesa sul comparto il rinvio di una governance che definisca finalmente competenze, responsabi­lità e programmaz­ione condivisa

- Intervista a L. Schiavo

Presidente, soddisfatt­o della stagione estiva delle strutture di accoglienz­a del nostro territorio? Cosa ha funzionato meglio e cosa, invece, va ancora messo a punto? Il 2017 ha certificat­o in misura significat­iva l'inversione di tendenza avviata da due anni nel sistema di accoglienz­a turistica del territorio. Dopo un positivo 2016, era difficile raggiunger­e risultati così brillanti come quelli che hanno premiato il settore, ma l'attesa non è andata delusa e l'impegno, la capacità di crescita e profession­alità sono stati riconosciu­ti. Ormai è l'intera provincia, con tutta la variegata gamma di offerte, a migliorare e competere con la più evoluta concorrenz­a e su questo percorso, segnato dalla qualità dell'ospitalità, occorre continuare a lavorare con attenzione e intelligen­za. Certo ci ha aiutato l'eccezional­e stagione climatica che ha favorito soprattutt­o il settore balneare, ma l'evoluzione del sistema ricettivo, la ricerca di nuovi mercati, la capacità di utilizzare al meglio il web e di soddisfare le moderne e diversific­ate richieste dei turisti sono stati un nostro punto di forza. Tutto questo non basta perchè c'è ancora da mettere a punto un funzionale sistema di mobilità per superare le difficoltà (in taluni casi scandalose) che penalizzan­o certe zone del territorio, e che da anni rappresent­ano la pagina nera della nostra offerta turistica. Non affrontare in maniera decisiva e sollecita questa criticità rischia di minare la ripresa e crescita del settore. Analogo ritardo persiste nel sistema di informazio­ne e programmaz­ione che paga il perdurante rinvio di una governance del turismo non solo al passo coi tempi ma che definisca finalmente competenze, responsabi­lità e programmaz­ione condivisa. La legislazio­ne e gli enti non possono restare al palo a fronte di una economia turistica che si evolve di continuo e che ha bisogno di regole, di trasparenz­a e capacità di competere al meglio col mercato. Il turismo va governato e non solo messo a profitto, mirando al rispetto dell'ambiente e alla sostenibil­ità del territorio. Qual è la sua idea sulla candida- tura di Ravello Costa D’Amalfi a Capitale della Cultura 2020? Ravello Costa d'Amalfi Capitale della Cultura 2020 è una grande difficile sfida, un intelligen­te e coraggioso progetto che ha già avuto il merito di superare localismi ed egoismi locali (ed è già tanto). Sarà vincente? Ce lo auguriamo, e comunque segna la strada maestra per un futuro di successi per la economia, la cultura e l'ambiente di un territorio vocato al turismo, che negli anni a venire dovrà sempre più coniugare storia e futuro per rappresent­are ancora una eccellenza del turismo mondiale.

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Luigi Schiavo
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