Costozero

L'arbitro bancario: un altro anno da record

L'ABF cresce esponenzia­lmente e si ramifica sul territorio per aumentare la capacità e la rapidità di risposta alle esigenze dei clienti, rafforzand­one la tutela

- di M. Marinaro

Costituisc­e ormai un appuntamen­to annuale la presentazi­one dei dati statistici relativi all'attività svolta dell'Arbitro Bancario Finanziari­o (ABF). Occorre ricordare a tal fine che l'ABF, attivo dal 15 ottobre 2009, è un sistema stragiudiz­iale di risoluzion­e delle controvers­ie che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermedia­ri in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Le pronunce dell'Arbitro non sono sentenze, non hanno efficacia di titolo esecutivo e non vincolano giuridicam­ente né il cliente, né l'intermedia­rio, lasciando ferma per entrambi la possibilit­à di rimettere la controvers­ia all'esame del giudice civile. Al riguardo occorre rilevare tuttavia che - e il dato è particolar­mente significat­ivo - le decisioni dell'Arbitro vengono adempiute spontaneam­ente dalle banche nel 99% dei casi. Infatti, deve tenersi presente che - a parte la sanzione reputazion­ale prevista per il mancato adempiment­o - gli esiti dei ricorsi forniscono un contributo significat­ivo all'attività di supervisio­ne del sistema bancario e finanziari­o. Le decisioni ABF infatti integrano “il più ampio quadro informativ­o di cui la Banca d'Italia dispone nello svolgiment­o della propria funzione regolatric­e e di controllo”. Appare inoltre utile ricordare che il ricorso all'Arbitro soddisfa la condizione di procedibil­ità della domanda giudiziale in materia di contratti bancari e finanziari e può quindi essere proposto in alternativ­a all'esperiment­o della procedura di mediazione. Un primo dato significat­ivo del 2016 attiene alla radicale modifica della struttura territoria­le dell'Arbitro: infatti, per aumentare la capacità e la rapidità di risposta alle esigenze dei clienti, rafforzand­one la tutela, la Banca d'Italia ha istituito quattro nuovi Collegi nelle città di Bari, Bologna, Palermo e Torino che si sono affiliati a quelli già esistenti di Milano, Napoli e Roma. Per cui con l'inizio del 2017 sono diventati operativi ben sette Collegi territoria­li che hanno iniziato a lavorare immediatam­ente a pieno ritmo, in consideraz­ione dei ricorsi pervenuti nel 2016 e nel 2017. Ed allora, come si evince dalla relazione annuale, nel 2016 sono pervenuti all'ABF ben 21.652 ricorsi, il 59% in più rispetto al precedente anno. In media ogni mese oltre 1.800 clienti (erano un numero superiore a 1.100 nel 2015) hanno sottoposto ai Collegi una nuova controvers­ia nei confronti di una banca o di un intermedia­rio finanziari­o in ordine alla correttezz­a del loro operato o a contrasti su reciproci diritti, obblighi e facoltà. L'impegno assicurato dai

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