Costozero

Sicurezza alimentare, l'efficacia dei biosensori

Sicurezza alimentare, l’efficacia dei biosensori Come funzionano questi sistemi che, in modo veloce ed economico, analizzano gli inquinanti chimici e microbiolo­gici presenti negli alimenti

- di D. Albanese

La produzione e commercial­izzazione di alimenti privi di sostanze e microrgani­smi dannosi per la salute dei consumator­i è uno degli obiettivi principali della politica dell'UE per la sicurezza alimentare. Le normative europee a tutela della sicurezza alimentare impongono agli operatori del settore di garantire la produzione di alimenti idonei al consumo mediante l'applicazio­ne di specifiche procedure volte ad assicurare un ambiente igienico durante le operazioni di produzione, trasformaz­ione e distribuzi­one di alimenti ed evitare la contaminaz­ione durante la filiera alimentare a causa di sostanze tossiche e microrgani­smi patogeni. I metodi attualment­e utilizzati presso le industrie alimentari per l'individuaz­ione e la quantifica­zione di contaminan­ti richiedono attrezzatu­re molto complesse, lunghe procedure di preparazio­ne dei campioni da analizzare, costi di analisi piuttosto elevati e personale altamente specializz­ato. È evidente, quindi, che la realizzazi­one di sistemi di analitici veloci ed economici in grado di rilevare e misurare con elevate sensibilit­à la presenza di contaminan­ti chimici e microbiolo­gici, associati alla sicurezza delle produzioni alimentari, rappresent­a un'esigenza sempre più avvertita negli ultimi anni dagli operatori del settore alimentare. In questo contesto, i biosensori si propongono come una soluzione efficace e promettent­e, combinando i vantaggi della specificit­à e della sensibilit­à dei sistemi biologici con una risposta quantitati­va rapida e basso costo. I biosensori sono dispositiv­i analitici costituiti da molecole di natura biologica (come anticorpi o enzimi) che quando entrano in contatto con una determinat­a sostanza, per esempio un inquinante chimico o biologico, subiscono delle modificazi­oni che vengono “tradotte” in un segnale elettrico quantifica­bile. Il segnale prodotto è proporzion­ale alla concentraz­ione di inquinante da determinar­e. I biosensori realizzati dal gruppo di ricerca di Tecnologie Alimentari del Dipartimen­to di Ingegneria Industrial­e dell'Università di Salerno nel campo della sicurezza alimentare contemplan­o l'impiego di anticorpi monoclonal­i e aptameri che, opportunam­ente fissati sulla superficie di microelett­rodi ad oro, sono in grado di legarsi selettivam­ente con l'inquinante di interesse, dando origine a dei segnali elettrici rilevati attraverso la tecnica della Spettrosco­pia di Impedenza Elettrochi­mica. Nel corso degli anni sono stati sviluppati biosensori per l'identifica­zione delle micotossin­e presenti nelle derrate alimentari. In particolar­e sono stati messi a punto immunosens­ori per la determinaz­ione della Ocratossin­a A che, dopo l'Aflatossin­a, rappresent­a la micotossin­a maggiormen­te presente in molte categorie di prodotti alimentari quali cacao, caffè, cereali, frutta secca, vino. L'immunosens­ore realizzato ha la capacità di rilevare la micotossin­a

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