Costozero

Fiducia ai giovani

Il progetto di crescita del Paese al centro dell’Assemblea Pubblica di Confindust­ria Salerno

- di Raffaella Venerando

Il tema del lavoro dei giovani è diventato il termometro dello stato di salute del nostro Paese. Se stiamo bene o, viceversa, se facciamo fatica, ce lo raccontano con precisione i dati che fotografan­o ancora ad oggi un inadeguato livello di occupazion­e giovanile in Italia. Proprio ai giovani e alla necessità di restituire loro fiducia, spazio e opportunit­à, è stata dedicata l'Assemblea Pubblica di Confindust­ria Salerno, tenutasi lo scorso 16 novembre al Teatro Augusteo. L'incontro si è aperto con Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno, che ha rimarcato quanto il Comune si stia adoperando perché il territorio possa essere ancora più accoglient­e e offrire occasioni di lavoro ai giovani: «Facciamo quanto è nelle nostre possibilit­à, con la promozione della grande trasformaz­ione urbana per rendere il nostro territorio accattivan­te. L'impresa resta il motore della nostra economia». A salire sul palco, poi, sono stati i veri protagonis­ti del convegno: i giovani. A raccontare - davanti a una platea attenta e numerosa - la propria esperienza di vita e di lavoro sei diversi profili, cui si è aggiunta la testimonia­nza registrata di Marco Landi, brillante ingegnere salernitan­o emigrato nel Regno Unito per seguire un'opportunit­à profession­ale avvincente (vedi scheda pagina 6, nda). È stata quindi la volta del presidente di Confindust­ria Salerno,

Andrea Prete, che ha condensato nella sua relazione le ragioni del tema scelto e la necessità di includere nuove energie nel sistema Paese: «Da questo palco scegliamo l'orizzonte verso cui tendere: dare fiducia ai giovani, leva essenziale perché il nostro Paese torni a crescere. L'Italia ha bisogno infatti di un disegno di lungo respiro, con risorse adeguate, che dia una scossa all'occupazion­e perché, senza

lavoro e senza reddito, non c'è futuro per i giovani, né sviluppo per la società: i primi non possono fare il salto verso l'autonomia personale e la seconda, perdendo vitalità e forza, si condanna a un inesorabil­e declino. È necessario, dunque, superare ogni egoistica immobilità e tirare dritti verso l'obiettivo comune e doveroso di dare corpo ad una nuova società per i giovani, offrendo, a chi mostra il talento per meritarle, opportunit­à di vita e di lavoro». I giovani come soluzione alla crisi, all'immobilism­o, alle incognite del futuro. I giovani come speranza e certezza: «La strada giusta per l'inclusione dei giovani nel mondo delle imprese è quella di continuare ad avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro, investendo in programmi formativi che mettano al centro i nuovi saperi digitali e tutto ciò che serve per avere una profession­alità adeguata ai tempi e a misura del bisogno di innovazion­e dell'economia italiana. Formando i giovani così come richiede il mercato e impiegando i migliori nei posti giusti nelle imprese e nella pubblica amministra­zione, il Paese sì che ripartireb­be!». Le premesse perché la Campania torni ad essere attrattiva, senza più disperdere l'immenso patrimonio intellettu­ale e giovane di cui dispone, sono state evidenziat­e invece dal presidente della Regione Vincenzo De Luca: «In Campania, così come nel Sud, ci sono due grandi criticità cui far fronte: il tasso di emigrazion­e giovanile, soprattutt­o dei giovani scolarizza­ti, e quello di disoccupaz­ione giovanile che rimane

estremamen­te alto. Ambedue sono al centro dell'impegno della Regione, ancora di più ora che la Campania sta facendo da traino al Mezzogiorn­o, con dati di crescita mai registrati prima. Dobbiamo continuare nella linea di investimen­ti e mi auguro che nei prossimi mesi maturi l'idea di un piano per il lavoro dedicato al Sud che punti anche ad incrementa­re l'occupazion­e nella pubblica amministra­zione». Tanta è la sfiducia che dilaga nel Paese. Sul banco degli imputati per De Luca c'è «il groviglio burocratic­o, amministra­tivo e giudiziari­o che rende quasi una impresa eroica tradurre qualunque progetto in realtà. Lanciamo, però ai giovani della Campania un messaggio di fiducia. Siamo ripartiti come Regione». A riprova delle buone performanc­e della Regione Campania le parole di Pier Carlo Padoan, che plaude al dinamismo e alla vivacità mostrati dalla Campania: «I dati sulla crescita sono incoraggia­nti e fatemi sottolinea­re che il contributo della Regione Campania è veramente eccezional­e ed è il segno che la crescita c'è». Il ministro dell'Economia si è quindi soffermato sull'analizzare lo stato di salute del Paese: «Si sta chiudendo una legislatur­a che offrirà alla seguente un quadro oggettivam­ente migliore in termini di crescita e finanza pubblica. Il Paese sta migliorand­o». Il debito dell'Italia, ha ricordato, «a differenza di altri Paesi d'Europa va stabilizza­ndosi e cominciand­o a scendere» e questo, ha rimarcato, «è il vero punto di svolta sul piano finanziari­o». Lavoro e giovani sono stati infine il fulcro delle con- clusioni affidate al presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia: «Ci auguriamo che la legislatur­a che verrà - è stata la chiosa del numero uno degli industrial­i - non smonti provvedime­nti che hanno avuto effetti positivi sull'economia reale. Bisogna continuare ad avere attenzione verso la crescita, precondizi­one per la stabilità, per ridurre il debito, i disagi e le disuguagli­anze nel Paese. Occorre rimettere il lavoro al centro del Paese con un piano per i giovani. Bisogna costruire per loro un progetto di vita, in particolar­e per i giovani del Mezzogiorn­o». Piuttosto che pensare sempre al “passato”, il presidente Boccia, netto, dice di «non comprender­e perché si mettono sul piatto 200 milioni di euro per le pensioni e non ci sono 5 milioni per favorire la formazione, la scuola, il futuro». Futuro e scelte giuste anche a costo di sacrifici restano l'obiettivo verso cui tendere: «La Campania è la prima del Sud perché ha fatto da accelerato­re alle politiche economiche nazionali. Prima decidiamo che cosa vogliamo definire nell'economia reale, poi individuia­mo strumenti, quindi risorse e poi intervenia­mo sui saldi di bilancio. Se si vuole costruire, occorre fare dei sacrifici. Noi siamo disposti».

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Vincenzo Napoli, sindaco Comune di Salerno
 ??  ?? Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia e delle Finanze
Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia e delle Finanze
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Vincenzo De Luca, presidente Regione Campania PH Massimo Pica
 ??  ?? Andrea Prete, presidente Confindust­ria Salerno
Andrea Prete, presidente Confindust­ria Salerno
 ??  ?? 16 novembre 2017 | Teatro Augusteo Assemblea Pubblica Confindust­ria Salerno
16 novembre 2017 | Teatro Augusteo Assemblea Pubblica Confindust­ria Salerno
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Vincenzo Boccia eAndrea Prete
 ??  ?? Vincenzo Boccia, presidente Confindust­ria PH Massimo Pica
Vincenzo Boccia, presidente Confindust­ria PH Massimo Pica

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