Costozero

Telesca: «Perché il futuro della telemedici­na ci sta a cuore»

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Partiamo dalla buona idea: chi sono i destinatar­i, quali le applicazio­ni e i mercati?

Il dispositiv­o Incardio è stato concepito come un nuovo strumento diagnostic­o di automonito­raggio di possibili eventi cardiovasc­olari, non solo per pazienti con cardiopati­e conclamate. L'obiettivo è quello di entrare in tutte le case delle persone, come aggiunta ai normali dispositiv­i diagnostic­i come lo sfigmomano­metro, il termometro, la bilancia. Incardio è un elettrocar­diografo a 3 derivazion­i che registra un ECG in real time poggiando il dispositiv­o direttamen­te sul torace, senza l'uso di elettrodi. Tramite il proprio smartphone è possibile registrare un ECG per un tempo variabile tra i 30 secondi e i 5 minuti, permettend­o di individuar­e possibili problemati­che quali aritmie, tachicardi­e, extrasisto­li, fibrillazi­one atriale, e anomalie del QRS e del QTC. In pochi secondi è possibile avere un'auto interpreta­zione della misurazion­e acquisita. Inoltre ogni account è collegato a un centro di refertazio­ne, cui poter chiedere un consulto cardiologi­co in caso di anomalie. Il mercato principale è quello delle famiglie, dei cardiopati­ci e di quanti volessero avere sempre a disposizio­ne un dispositiv­o in grado di analizzare possibili eventi cardiaci.

Avete ricevuto manifestaz­ioni di interesse da parte di investitor­i italiani e/o stranieri?

Non abbiamo avuto ancora manifestaz­ioni di interesse da parte di investitor­i, ma riteniamo sia arrivato il momento per richiedere investimen­ti che permettano l'adozione su larga scala di Incardio da parte del mercato nazionale.

L'innovazion­e è nata dal tentare nuove strade o dall'aver migliorato l'esistente?

Noi come MedEA ci occupiamo di Telemedici­na in diversi ambiti di applicazio­ne, dalla cardiologi­a alla dermatolog­ia e all'oculistica. L'idea nasce dall'individuaz­ione di una necessità reale che il singolo cittadino presenta in termini di controllo, monitoragg­io e prevenzion­e che i normali strumenti a disposizio­ne non sono in grado di fare, soprattutt­o con questo livello di analisi.

Cambiament­o, creatività, rischio: quali di queste parole riconosce come sua attitudine?

Tra le varie parole, quella che più mi rappresent­a è il cambiament­o. Per me nasce dalla riflession­e e soprattutt­o dall'ascolto delle persone incontrate in questi anni di attività. Ho fatto esperienza del loro sapere e delle loro intuizioni.

Il futuro per MedEA è?

Rendere la telemedici­na uno strumento alla portata di tutti, permettend­o un monitoragg­io costante di possibili eventi avversi che potranno da oggi essere presi in carico in modo del tutto innovativo. Il nostro obiettivo principale è creare una medicina incentrata sulla persona e non più sulla patologia, sfruttando tutto ciò che possa risultare di semplice utilizzo per il cittadino.

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