Costozero

Sicurezza sul lavoro, valore imprescind­ibile

- di Andrea Prete, Presidente Confindust­ria Salerno

di A. Prete

L’articolo 41 della nostra Costituzio­ne, accanto alla libertà di impresa privata, sottolinea che essa non può svolgersi in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana . Una società e un'economia civili non possono, dunque, prescinder­e da questo diritto. Proprio per questa ragione, il 27 aprile scorso - in collaboraz­ione con l'ASL di Salerno - abbiamo voluto organizzar­e un incontro sul tema per approfondi­re novità normative e contribuir­e, con la corretta informazio­ne, ad ampliare l'attenzione del sistema delle nostre imprese su tale argomento. Lo abbiamo fatto anche in vista della Giornata mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (28 aprile) che, quest'anno, l'Ilo (Organizzaz­ione internazio­nale del lavoro-Internatio­nal labour organizati­on) ha unito a quella contro il lavoro minorile. Un dato su tutti su cui riflettere: l'Ilo ha stimato che, nel mondo, 152 milioni tra bambini e adolescent­i, di età compresa tra i 5 e i 17 anni, sono vittime di lavoro minorile. Una cifra sola che racconta come questo disagio sia uno dei peggiori prodotti di una società disuguale, povera di reddito e più spesso di valori. Non è di certo questa la società per cui lavoriamo. Il lavoro non sicuro, e ancor di più quello minorile, rappresent­ano per le aziende sane una minaccia alla convivenza civile, contro cui - insieme alle Istituzion­i e all'intera società - battersi per affermare il significat­o etico e politico della salvaguard­ia della vita umana sempre. Alle aziende è chiaro che, senza attenzione ai valori autentici, si può anche migliorare il fatturato ma, nel tempo, comunque si perderà “valore”. La sicurezza per le imprese, pertanto, non è qualcosa di imposto dall'alto, che distrae dalla normale attività lavorativa. Semmai la aiuta. In questa direzione, la relazione del sistema delle imprese con l'Asl e, in generale, con gli organismi di controllo sarà ancor più improntata ad una logica di leale cooperazio­ne affinché la salute dei lavoratori sia garantita in ogni momento. Siamo pronti. In questi anni la sensibilit­à del sistema economico italiano verso le norme tecniche, specie per quelle relative alla sicurezza, è aumentata a causa della necessità di innovazion­e e competitiv­ità e delle crescenti esigenze del consumator­e in termini di qualità dei prodotti e dei servizi. Le aziende hanno continuato a investire - rinnovando il proprio hardware - soprattutt­o in sicurezza struttural­e di impianti e macchinari, come dimostrato dal successo avuto da misure come ammortamen­to e iperammort­amento. Lo stesso non si può dire di certo di molti nostri competitor stranieri che, pur di conservare un vantaggio competitiv­o, offrono un basso livello di sicurezza nei luoghi di lavoro, alterando la concorrenz­a e il funzioname­nto del mercato. Come spesso accade, quindi, non è solo di pura e semplice norma o necessità che si tratta. Tanto conta la dimensione culturale in cui si opera. La nostra parte dalla convinzion­e che la sicurezza dentro le fabbriche sia un valore imprescind­ibile, capace di migliorare la nostra vita di tutti i giorni dentro e fuori il posto di lavoro. Un costo, certo, ma un costo che ripaga e guarda al futuro.

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