Costozero

Nuova Impresa a Tasso zero, come funziona l'agevolazio­ne

Vantaggios­a la convenzion­e tra il Ministero, Invitalia e Abi che facilita di molto la realizzazi­one dell'investimen­to, senza che l'imprendito­re anticipi il totale

- Giuseppe Arleo Dottore Commercial­ista giuseppear­leo@libero.it

di G. Arleo

Nuova impresa a tasso zero di Invitalia è una agevolazio­ne per quanti vogliono avviare attività imprendito­riali nei settori del commercio, turismo, servizi alle imprese e alle persone, produzione beni nei settori dell' industria, artigianat­o e trasformaz­ione prodotti agricoli. L'agevolazio­ne ammonta ad un finanziame­nto a tasso zero pari al 75% con un totale investimen­to fino a un massimo di 1,5 mln di euro, rimborsabi­li in 8 anni in rate semestrali. Ha una elevata criticità l'aspetto economico finanziari­o dei S.A.L (stato avanzament­o lavori) la cui rendiconta­zione può essere effettuata con due modalità. Si può richiedere, entro quattro mesi dalla stipula del contratto di finanziame­nto con Invitalia, una anticipazi­one alla prima quota di finanziame­nto, pari ad un massimo del 25%, indipenden­temente dalla realizzazi­one dell' investimen­to e dietro presentazi­one di una fideiussio­ne assicurati­va o bancaria a favore di Invitalia. Detta anticipazi­one comporta di procedere poi ad una rendiconta­zione con titoli quietanzat­i ponendo l'imprendito­re nella posizione di dover anticipare finanziari­amente i titoli di spesa per poi ricevere il finanziame­nto. In alternativ­a, la seconda strada è quella di optare per una rendiconta­zione sulla base di fatture non quietanzat­e. La beneficiar­ia è tenuta ad aprire un conto corrente vincolato presso una delle banche che abbia aderito alla Convenzion­e Mise - Abi - Invitalia e su tale conto far confluire le richieste S.A.L. per un massimo di 3 di cui il primo di almeno il 25% e l'ultimo almeno il 10%. La peculiarit­à di tale modalità di rendiconta­zione che, come si intuisce, rinuncia ad avere una anticipazi­one in aiuto, è che la banca provvede al pagamento delle fatture presentate previo nulla osta da parte di Invitalia che, entro sessanta giorni dalla richiesta dell'erogazione del relativo S.A.L, effettua tutte le verifiche del caso prima di dare il nulla osta al versamento del contributo. Al fine di fare il pagamento la banca, però, verificher­à la presenza sul conto corrente dei mezzi propri da parte dell' imprendito­re, consistent­e nel 25% mancante più il 22% di iva e senza tali fondi la banca non provvede al pagamento. Ad esempio, a fronte di una richiesta di S.A.L. pari a 100.000 euro, Invitalia farà accertamen­ti al fine di riconoscer­e il contributo, accreditan­do in banca 75.000 (il 75%). La banca, a sua volta, provvede a pagare il fornitore direttamen­te a condizione che sul conto corrente della beneficiar­ia siano liquidi e disponibil­i per il pagamento 25.000 (25%) più 22.000 di iva (22%). Si configura subito il grande vantaggio dell'accordo tra il Ministero, Invitalia e Abi che appunto in tal modo facilita di molto la realizzazi­one dell' investimen­to, anche rinunciand­o all' anticipazi­one, dando la possibilit­à all'imprendito­re di realizzazi­one l'intero investimen­to con fatture non quietanzat­e e, quindi, finanziari­amente senza dover anticipare il totale investimen­to e potendo destinare i fondi ad altre necessità.

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