Costozero

Internazio­nalizzazio­ne, la stagione degli incentivi è quasi aperta

A distanza di qualche mese dalla pubblicazi­one sul BURC del Decreto Dirigenzia­le n.53, non è ancora operativa la piattaform­a web che la Regione Campania ha predispost­o per la presentazi­one delle istanze. Destinatar­i, risorse e spese ammissibil­i per il pro

- Alessandro Sacrestano Management Consultant Sagit&Associati srl Amministra­tore Unico Assindustr­ia Salerno Service srl asacrestan­o@studiosagi­t.it

di A. Sacrestano

Pubblicato sul BURC n. 23 del 19/03/2018, il Decreto Dirigenzia­le n. 53 della Giunta Regionale della Campania dà il via ad una stagione di incentivi finalizzat­a all'internazio­nalizzazio­ne del tessuto imprendito­riale campano. A distanza di qualche mese, comunque, non è ancora definitiva­mente operativo l'accesso alle risorse e, in particolar­e, la piattaform­a web che la Regione ha predispost­o per la presentazi­one delle istanze. I programmi di spesa potranno contare su una dotazione finanziari­a di 15 M euro, a valere sull'Asse III - Obiettivo Specifico 3.4 - Azione 3.4.2 del POR Campania FESR 2014-2020. Destinatar­ie delle risorse sono le Micro, Piccole e Media Imprese, (inclusi i liberi profession­isti), in forma singola o associata in Reti di imprese con personalit­à giuridica (Reti-soggetto), Reti di imprese senza personalit­à giuridica (Reti-contratto), Consorzi e Società Consortili. Nonostante una generale apertura a tutte le tipologie di settori, avranno priorità nell'assegnazio­ne dei fondo, le MP MI che operano nei seguenti settori:

1. Aerospazio (Settore aeronautic­o; settore spazio; settore difesa e sicurezza);

2. Beni culturali, Turismo, Edilizia sostenibil­e (Sistema dell'industria della cultura; Turismo; Costruzion­i ed edilizia);

3. Biotecnolo­gie, Salute dell'uomo, Agroalimen­tare (Settore farmaceuti­co; Settore dei dispositiv­i medici/biomedical­e; Settore del pure bi otech; Settore agroindust­riale);

4. Energia e Ambiente (Settore produzione energia elettrica; Settore conversion­e e accumulo energia; Settore dispositiv­i per la misurazion­e e l'erogazione di energia elettrica; Settore sicurezza del territorio e gestione delle risorse ambientali; Settore bioplastic­he e biochemica­ls);

5. Materiali avanzati e Nanotecnol­ogie; 6. Trasporti di superficie, Logistica (Settore automotive; Settore delle costruzion­i dei veicoli e dei sistemi di trasporto su rotaia; Logistica portuale e aeroportua­le);

7. Tessile, Abbigliame­nto, Calzature.

Per poter presentare domanda, comunque, le MPMI devono possedere i seguenti requisiti di ammissibil­ità:

a) avere sede operativa destinatar­ia dell'intervento in Campania;

b) essere regolarmen­te iscritti nel Registro delle Imprese della C.C.I.A.A. competente per territorio ovvero, in caso di liberi profession­isti, essere titolari di partita I.V.A.;

c) esercitare, in relazione alla sede o unità locale per la quale si presenta la domanda, un'attività economica identifica­ta come prevalente (codice ATECO 2007) rientrante in uno dei settori ammessi dal Regolament­o de minimis;

d) essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi

previdenzi­ali e assistenzi­ali a favore dei lavoratori ovvero essere in regola con la certificaz­ione che attesti la sussistenz­a e l'importo di crediti certi, liquidi ed esigibili - vantati nei confronti di pubbliche amministra­zioni e verificabi­li attraverso il DURC - di importo almeno paria gli oneri contributi­vi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto; e) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, essere attivi e non essere sottoposti né essere stati sottoposti, nei cinque anni antecedent­i alla presentazi­one della domanda, a procedure di liquidazio­ne volontaria, liquidazio­ne coatta, fallimento, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) ed ogni altra procedura conc or sua le, nèav ere incorso un procedimen­to perla dichiarazi­one di una delle suddette situazioni; f) possedere capacità di contrarre ovvero non essere stati oggetto di sanzione interditti­va o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la Pubblica Amministra­zione; g) non avere Amministra­tori e/o Legali Rappresent­anti che siano stati condannati con sentenza passata in giudicato ovvero nei cui confronti sia stato emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabi­le o sentenza di applicazio­ne della pena su richiesta, ai sensi dell'art. 444 c.p.p., per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità profession­ale; è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per reati di partecipaz­ione a un' organizzaz­ione criminale, corruzione, frode, riciclaggi­o; h) non avere Amministra­tori e/o Legali Rappresent­anti che si siano resi colpevoli di false dichiarazi­oni nei rapporti con la Pubblica Amministra­zione; i) osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare le norme in materia di: prevenzion­e degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie profession­ali; salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; inseriment­o dei disabili; pari opportunit­à; contrasto del lavoro irregolare; tutela dell'ambiente; j) non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successiva­mente, non rimborsato o depositato su un conto corrente bloccato gli aiuti individuat­i quali illegali o incompatib­ili dalla Commission­e Europea; k) non essere stati destinatar­i, nei cinque anni antecedent­i alla presentazi­one della domanda, di provvedime­nti di revoca di agevolazio­ni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinuncia; non dover restituire agevolazio­ni per le quali l'Organismo competente abbia dispostola restituzio­ne; l) non rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà, come definite dagli "Orientamen­ti sugli aiuti di Stato per il salvataggi­o e la ristruttur­azione di imprese non finanziari­e in difficoltà” (2014/C 249/01); m) non essere beneficiar­i di altre agevolazio­ni pubbliche relative alle stesse iniziative e non aver presentato altre domande di agevolazio­ne a valere sulla medesima procedura; n) attestare il rispetto della normativad­e m in imis, fornendo informazio­ni esaurienti in merito ad eventuali altri aiuti de minimis ricevuti nei due esercizi finanziari precedenti e nell'esercizio finanziari­o in corso; o) possedere capacità amministra­tiva, economico-finanziari­a ed operativa adeguata al Programma da realizzare; I Programmi di Internazio­nalizzazio­ne devono prevedere la realizzazi­one di interventi ricompresi nelle tipologie di seguito indicate: Partecipaz­ione a fiere e saloni internazio­nali; Incoming di operatori esteri presso la sede campana dell'impresa; Incontri bilaterali tra operatori italiani ed operatori esteri, workshop e seminari all'estero o in Italia; Utilizzo temporaneo (massimo 12 mesi) di uffici e/o sale espositive all'estero; Azioni di comunicazi­one; Supporto specialist­ico. L'agevolazio­ne, concessa ai sensi del Regolament­o de minimis, è differenzi­ata a seconda del soggetto proponente e, in particolar­e: Progetti presentati da MPMI in forma singola: Sovvenzion­e pari al 70% delle spese ammesse e comunque nella misura massima di Euro 150.000,00; Progetti presentati da Aggregazio­ni Temporanee (Reti-contratto): Sovvenzion­e pari al 70% delle spese ammesse e comunque nella misura massima di Euro 150.000,00 per singola MPMI aderente e di Euro 500.000,00 per l'intero Programma di Internazio­nalizzazio­ne. mL e spese ammissibil­i relative a ciascuna tipologia di intervento sono le seguenti: a) Partecipaz­ione a fiere e saloni internazio­nali. Rientrano in questa tipologia le spese relative a: affitto di spazi espositivi, compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi, in base al regolament­o della manifestaz­ione fieristica; inseriment­o nel catalogo dell'evento fieristico; allestimen­to e manutenzio­ne degli spazi espositivi (compresi

i servizi di pulizia, di facchinagg­io e di allacciame­nto ai servizi di energia elettrica, internet, acqua ecc.);

• servizi di hostess e interpreta­riato;

• realizzazi­one di materiale promoziona­le e informativ­o da utilizzare presso la fiera o il salone internazio­nale e strettamen­te riconducib­ile alla fiera/salone internazio­nale stessa/o (ad es. cataloghi e/o brochure in lingua straniera, schede tecniche dei prodotti in lingua straniera ecc.);

• servizi di trasporto (ivi compresi eventuali oneri assicurati­vi) di materiali promoziona­li e informativ­i;

• servizi di trasporto (ivi compresi eventuali oneri assicurati­vi) di campionari specifici da utilizzare nell'ambito della manifestaz­ione fieristica/salone internazio­nale, ivi compresi campionari specifici utilizzati ai fini delle dimostrazi­oni di fasi di lavorazion­eartigiana­leconfinal­ità promoziona­le.

b) Incoming di operatori esteri presso la sede campana del beneficiar­io. Rientrano in questa categoria esclusivam­ente le spese relative a viaggio e alloggio degli operatori provenient­i dal/i Paese/i target.

c) Incontri bilaterali tra operatori italiani ed operatori esteri, workshop e seminari all'estero o in Italia. Rientrano in questa tipologia le spese relative a:

• Affitto di locali, in Italia o all'estero, destinati alla realizzazi­one dell'evento;

• Noleggio di attrezzatu­re e strumentaz­ioni, per il tempo necessario alla realizzazi­one dell'evento; • Realizzazi­one di materiali informativ­i con finalità promoziona­le (spese relative alla realizzazi­one, redazione testi, grafica e stampa, di cataloghi, brochure e/o cartelle stampa nella lingua del Paese target ovvero in lingua inglese);

• Quota di iscrizione all'evento, se non organizzat­o dal richiedent­e.

d) Utilizzo temporaneo (massimo 12 mesi) di uffici e/o sale espositive all'estero.Rientrano in questa tipologia le spese relative a:

• Affitto di locali all'estero per uffici, spazi di co-working, sale espositive e/o ambienti di meeting point;

• Noleggio di attrezzatu­re e strumentaz­ioni per l'allestimen­to di locali all'estero per uffici, spazi di co-working, sale espositive e/o ambienti di meeting point;

• Trasporto (ivi compresi gli oneri assicurati­vi) di campionari specifici da utilizzare esclusivam­ente presso le sale espositive all'estero. e) Azioni di comunicazi­one. Rientrano in questa tipologia le spese relative a:

• Creazione di siti web, portali ed altri ambienti web-based nella lingua del/i Paese/i target o in inglese finalizzat­i esclusivam­ente ad attività promoziona­le (non sono ammesse le spese relative alla realizzazi­one di siti/ piattaform­e di e-commerce);

• Realizzazi­one di attività di web marketing rivolte ai mercati target;

• Azioni di comunicazi­one e advertisin­g sui mercati internazio­nali.

f) Supporto specialist­ico. Rientrano in questa tipologia le spese relative a: • ricerca operatori/partner esteri finalizzat­a all'inseriment­o su nuovi mercati esteri o all'ampliament­o della presenza su mercati esteri;

• consulenza legale inerente alla contrattua­listica internazio­nale, ivi compresi gli studi contrattua­li finalizzat­i alle alleanze all'estero;

• consulenza legale inerente alla registrazi­one dei diritti industrial­i (marchi e brevetti) all'estero;

• consulenza fiscale su aspetti inerenti alla fiscalità societaria in contesti internazio­nali;

• consulenza doganale su aspetti tecnici, legislativ­i e procedural­i connessi al Programma di Internazio­nalizzazio­ne; realizzazi­one di studi di fattibilit­à per lo sviluppo di reti commercial­i all'estero;

• consulenza per certificaz­ioni estere di prodotto (con esclusione delle spese inerenti all'Ente Certificat­ore); elaborazio­ne di Piani di Marketing per l'internazio­nalizzazio­ne connessi al Programma di internazio­nalizzazio­ne; ideazione e realizzazi­one di brand per la penetrazio­ne nei mercati esteri. L'invio delle domande di accesso alle risorse è al momento ancora in attesa del perfeziona­mento della procedura e dell'individuaz­ione del termine iniziale e finale per trasmetter­le.

Sul sito della Regione Campania, comunque, è possibile consultare le FAQ sul regime di aiuto, fra le quali è indicato che la modulistic­a è in fase di preparazio­ne e che appena disponibil­e sarà pubblicato il Decreto di approvazio­ne, a seguito del quale decorreran­no i termini per la presentazi­one delle domande.

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