Bioplastiche: scenari presenti e futuri
La sostenibilità ambientale come grande occasione per il settore produttivo al centro di un incontro organizzato dal Gruppo Chimica, Gomma e Plastica in collaborazione con il Comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno
IL¶incontro, l 27 settembre scorso, presso la sede di Confindustria Salerno, ha avuto luogo il seminario dal titolo“Le bioplastiche: scenari presenti e futuri”.
organizzato dal Gruppo Chimica, Gomma e Plastica, in collaborazione con il Comitato PI di Confindustria Salerno, ha affrontato il tema delle bioplastiche, il quadro normativo vigente e i possibili scenari futuri, con approfondimenti tecnici anche su innovazione tecnologica e di processo, certificazione delle bioplastiche e, infine, legalità e green economy. Sono intervenuti, in qualità di relatori, MarcoVersari, presidente di Assobioplastiche, MicheleBuonomo - Legambiente nazionale, Roberto Pantani dell'Università degli studi di Salerno, Mario Malinconico del CNRe Barbara Calabria del TUVAUSTRIA.A dare l'avvio ai lavori il vice presidente delegato ambiente, sicurezza e privacy di Confindustria Salerno, Lina Piccolo, insieme con il presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno, Gerardo Gambardella. Nelle inedite vesti, invece, di moderatore il presidente del Gruppo Chimica, Gomma e Plastica di Confindustria Salerno, Alfonso Campitelli. A lui il compito di dare il là alla discussione, catalizzando l'attenzione su di uno specifico punto: la necessità di colmare la carenza di senso civico degli italiani in tema di rifiuti che, in questo campo, riceve una esplicita rappresentazione. «Si fa un gran parlare di ambiente, ecologia, di riciclo, ma il percorso è ancora lungo per raggiungere risultati apprezzabili. C'è bisogno di insistere ancora sulla sensibilizzazione ad una corretta cultura ambientale. Se tutti conferissero correttamente i rifiuti, oggi più che di bioplastiche compostabili e biodegradabili - pure importanti sul fronte dell'innovazione di prodotto - parleremo, ad esempio, del problema della carenza di impianti di riciclo, che è già realtà in Campania. Il corretto conferimento dei rifiuti, una seria risposta impiantistica, unitamente ad una crescente sensibilità del cittadino al rispetto dell'ambiente, potrebbero rappresentare la soluzione reale al problema dell' inquinamento da plastiche. Inoltre, non dimentichiamo che il rifiuto, opportunamente recuperato, è ricchezza ,“economia che si rigenera». Si è discusso poi sulla sfida delle bioplastiche biodegradabili e compostabili, anche alla luce della cogente legislazione europea, sottolineando - da più parti - quanto da un lato l'industria debba attrezzarsi per rispondere in maniera adeguata e tempestiva, dall'altro quanto quella in campo non può, né deve essere inquadrata come una battaglia tra buone e cattive plastiche. «In qualità di rappresentante del Gruppo Chimica, Gomma e Plastica di Confindustria Salerno - ha sottolineato Campitelli - chiedo al legislatore di guardare certamente con attenzione all'emergente settore delle bioplastiche e alle nuove frontiere della ricerca e dell'innovazione in tale ambito, ma di considerare, con particolare impegno, quello delle plastiche monouso che verrebbe fortemente penalizzato, qualora questo materiale fosse messo al bando».