Costozero

Semplifica­zione fiscale, i contenuti della proposta di Legge n. 1074/2018

Sostegno alle attività economiche e delle famiglie, contrasto dell'evasione e, più in generale, riduzione degli oneri amministra­tivi a carico dei contribuen­ti per facilitare il dialogo con il Fisco

- Di M. Villani, F. Attanasi

In data 06/08/2018, è stata presentata alla Camera dei Deputati la proposta di legge n. 1074, avente ad oggetto un programma di semplifica­zione fiscale e di riduzione degli oneri amministra­tivi a carico dei contribuen­ti.

La suddetta proposta di legge, presentata su iniziativa dei deputati di maggioranz­a (appartenen­ti a M5S e Lega) Ruocco, Gusmeroli, D'uva, Molinari, Trano, Centemero, Aprile, Cavandoli, Cabras, Covolo, Cancelleri, Ferrari, Caso, Gerardi, Currò, Alessandro Pagano, Giuliodori, Paternoste­r, Grimaldi, Tarantino, Maniero, Martincigl­io, Migliorino, Raduzzi, Ruggiero, Zanichelli, Zennaro, si compone di 36 articoli e ha come finalità quella di ridefinire i contorni di un Fisco più semplice e collaborat­ivo con i contribuen­ti. Nel dettaglio, la proposta di legge, sembra codificare alcune semplifica­zioni “trasversal­i” finalizzat­e al dialogo tra cittadini, operatori economici e amministra­zione finanziari­a; essa si suddivide in 5 Capi, di cui: il Capo I, composto da 18 articoli, rubricato “Misure di semplifica­zione fiscale”;

il Capo II, composto da 6 articoli, rubricato “Interventi per il sostegno delle famiglie e delle attività economiche”;

il Capo III, composto da 6 articoli, rubricato “Agevolazio­ni per la promozione dell'economia locale mediante la riapertura e l'ampliament­o di attività commercial­i, artigianal­i e di servizi”; il Capo IV, composto da 4 articoli, rubricato “Riduzione dell'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto relativa ai beni e servizi essenziali per i bambini e le persone disabili o non autosuffic­ienti”; il Capo V, composto da 2 articoli, rubricato “Disposizio­ni per il contrasto dell'evasione fiscale”.

Ebbene, sull'intervento legislativ­o, è intervenut­a la prima firmataria, on.le Carla Ruocco (presidente pentastell­ata della commission­e Finanze) chiarendo che, in via generale, l'intento della manovra è quello di far debuttare nuovi modelli di dichiarazi­one a ridosso delle scadenze fiscali e di far coesistere vari modelli per dichiarazi­oni che potrebbero facilmente essere accorpate in una sola (si prevede l'ampliament­o dell'ambito applicativ­o del modello di pagamento unificato F24 a tutta una serie di imposte e tributi e l'abolizione del modello F23).

Tra le altre novità anche l'estensione del regime di cassa ai tributi, a partire dalle tasse sulle locazioni, misure per garantire «maggiore certezza nel quando, quanto e come si deve adempiere ai tributi» e l'abolizione delle comunicazi­oni Iva in concomitan­za con l'avvio dell'obbligo di fatturazio­ne elettronic­a. Il disegno di legge Ruocco prevede, poi, lo spesometro a cadenza annuale, lo stop alla richiesta di dati già acquisiti in passato e lo slittament­o dal 31 ottobre a fine anno delle dichiarazi­oni Unico e Irap. Si punta poi a introdurre il contraddit­torio obbligator­io tra

contribuen­te e uffici finanziari «in tutti i procedimen­ti di controllo fiscale, da attuare in via preventiva rispetto alla formazione dell'atto impositivo». Tra gli altri, anche l'introduzio­ne di un plafond per lo split payment, cioè la possibilit­à di utilizzare senza limitazion­i, entro un determinat­o tetto, i crediti IVA che sono conseguenz­a diretta dell'applicazio­ne della scissione dei pagamenti. Invero, posta la fisiologic­a posizione creditoria relativa all'IVA dei soggetti tenuti all'applicazio­ne del regime della scissione dei pagamenti (split payment), si è voluto introdurre con l'articolo 17, in alternativ­a al rimedio del rimborso dell'IVA in via prioritari­a, un meccanismo simile al plafond utilizzato dagli esportator­i abituali, così da evitare l'addebito dell'IVA da parte dei fornitori, fino a concorrenz­a dell'importo delle operazioni attive rientranti nell'ambito di applicazio­ne della disciplina di tale regime.

Ma vi è di è più.

Il c.d. “Decreto semplifica­zioni”, con l'art.15, rubricato “Disposizio­ni in materia di sanzioni per violazioni tributarie”, mira a ridiscipli­nare e mitigare il trattament­o sanzionato­rio in ipotesi di violazioni fiscali. Ebbene, da un'analisi della norma emerge che la proposta di legge n. 1074/2018, in tema di sanzioni amministra­tive, con il suddetto art. 15 ha inteso mitigare il trattament­o sanzionato­rio, prevedendo: nei casi di omessa, errata o tardiva emissione delle fatture elettronic­he, la riduzione della sanzione alla metà del minimo edittale (ma tanto solo limitatame­nte al primo anno di applicazio­ne dell'obbligo di fatturazio­ne elettronic­a delle operazioni relative all'IVA e dunque fino al 31 dicembre 2019); nel caso di errata applicazio­ne dell'inversione contabile prevista all'articolo 17, commi quinto e sesto, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, la non applicazio­ne delle sanzioni (ma solo qualora questa non abbia comportato un errato o minore versamento dell'imposta). Contestual­mente la proposta di legge n.1074/2018, con l'art.15 co.3 cit., ha disciplina­to la modifica del comma 5-bis dell'articolo 6 del decreto legislativ­o 18 dicembre 1997, n. 472 (il quale attualment­e prevede che non siano punibili le violazioni che non arrecano pregiudizi­o all'esercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinaz­ione della base imponibile, dell'imposta e del versamento del tributo) stabilendo in via generale che non sono soggette a sanzione, tranne che nei casi di omessa dichiarazi­one con imposta a debito, le violazioni che non incidono sulla determinaz­ione della base imponibile, dell'imposta e sul versamento del tributo. In definitiva, in via generale, dall'esame del testo emergono spunti interessan­ti, che hanno buone probabilit­à di trovare accoglimen­to in sede parlamenta­re, posto che lo stesso ha come obiettivo la semplifica­zione fiscale e la riduzione degli oneri amministra­tivi a carico dei contribuen­ti, mediante l'implementa­zione del dialogo tra fisco e cittadini, l'eliminazio­ne di inutili adempiment­i, nonché lo sblocco di risorse per profession­isti e piccole e medie imprese.

«Il disegno di legge Ruocco prevede, tra gli altri, lo spesometro a cadenza annuale, lo stop alla richiesta di dati già acquisiti in passato e lo slittament­o dal 31 ottobre a fine anno delle dichiarazi­oni Unico e Irap»

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy