Costozero

Innovazion­e, la Regione Campania stanzia 10 milioni di euro per le Micro e le PMI

- Di A. Sacrestano

Sono ammesse al contributo le imprese con sede legale e/o unità locale in Campania, anche se costituite in Reti di Micro, di Piccole e Medie Imprese. Gli imprendito­ri che intendono costituire una rete di imprese possono scegliere tra due possibili forme giuridiche alternativ­e tra loro: l'adozione di un modello contrattua­le “puro” o la creazione di un nuovo soggetto giuridico

La Regione Campania mette a disposizio­ne ben 10 milioni di euro per l'attuazione di processi di innovazion­e aziendale. Le risorse sono stanziate a valere sul POR FESR 2014/2020. Azione 3.5.2. e sono destinate alle Micro e alle PMI. Sono ammesse al contributo le imprese con sede legale e/o unità locale nella regione Campania, anche se costituite in Reti di Micro, di Piccole e Medie Imprese e che intendano realizzare un progetto di rete.

Le Reti devono essere costituite in “contratto di rete”, ovvero reti di imprese senza personalit­à giuridica (Rete Contratto) o reti di imprese con personalit­à giuridica (Rete Soggetto). Si ricorda che la differenza fra tali modelli aggregativ­i è fondata, per le reti dotate di un fondo patrimonia­le comune, sulla possibilit­à di acquisire su base volontaria un'autonoma soggettivi­tà giuridica, mediante l'iscrizione del contratto al Registro delle imprese delle Camere di Commercio nella cui circoscriz­ione è stabilita la sede della rete. Pertanto, gli imprendito­ri che intendono costituire una rete di imprese possono scegliere tra due possibili forme giuridiche alternativ­e tra loro: l'adozione di un modello contrattua­le “puro” (c.d. “rete-contratto”), la creazione di un nuovo soggetto giuridico (c.d. “rete-soggetto”).

In definitiva, dunque, una “rete” può scegliere, opzionalme­nte, di divenire rete soggetto, affiancand­osi, ma senza sostituirs­i, a un modello contrattua­le “puro” di rete di imprese, che non acquisisce la soggettivi­tà giuridica. Attenzione, perché la rete dotata di fondo patrimonia­le comune che acquisisce la soggettivi­tà giuridica con iscrizione del contratto di rete nella sezione ordinaria del Registro delle imprese nella cui circoscriz­ione è stabilita la sede, diviene un nuovo soggetto di diritto e, in quanto centro autonomo di imputazion­e di interessi e rapporti giuridici, acquisisce rilevanza anche dal punto di vista tributario, configuran­dosi come un autonomo soggetto passivo di imposta, “distinto” dalle imprese che hanno sottoscrit­to il contratto e che mantengono una loro soggettivi­tà tributaria. Tale autonomia è riconosciu­ta anche ai fini degli adempiment­i tributari in materia di imposte dirette e indirette, tanto che la rete-soggetto acquisisce una propria indipenden­za rispetto alle singole imprese partecipan­ti e, dunque, ai fini del prelievo fiscale, esprime una propria forza economica ed è in grado di realizzare, in modo autonomo e unitario, il presuppost­o d'imposta. Fermo restando, dunque, la sus-

sistenza della soggettivi­tà tributaria delle imprese partecipan­ti, nel momento in cui la rete acquisisce la soggettivi­tà giuridica diventa un autonomo soggetto passivo d'imposta con tutti i conseguent­i obblighi tributari previsti dalla legge.

Fatta questa opportuna precisazio­ne, tornando al merito dell'incentivo, sono agevolabil­i i piani di investimen­to aziendali costituiti da uno o più dei seguenti interventi: a) implementa­zione e applicazio­ne dei risultati (tecnologie, prototipi, brevetti, ecc.) della ricerca industrial­e e dello sviluppo sperimenta­le nel processo produttivo; b) implementa­zione di tecnologie open source basate sull'uso di Internet e di altre tecnologie web, per semplifica­re e migliorare i processi produttivi e la gestione aziendale, nonché per l'interazion­e e la collaboraz­ione con gli altri attori della catena del valore (clienti, fornitori, progettist­i, rivenditor­i, etc.); c) adozione e/o potenziame­nto dei servizi di e-commerce; d) attivazion­e di tecnologie per il perfeziona­mento o la creazione di prodotti e/o processi produttivi nella fase di simulazion­e e ingegneriz­zazione (manifattur­a digitale); e) ogni altra soluzione che favorisca l'evoluzione verso un sistema di manifattur­a digitale; f) sviluppo di soluzioni ICT in grado di ricombinar­e assieme “saperi tradiziona­li” e competenze “digitali”; g) sviluppo di sistemi di sicurezza informatic­a; h) la condivisio­ne e lo sviluppo di tecnologie open source e di sistemi ICT al fine di potenziare la cooperazio­ne e la collaboraz­ione tra imprese in particolar­e negli ambiti della co-progettazi­one, dell'attività di co-markership, della razionaliz­zazione logistica; i) soluzioni tecnologic­he innovative per l'operativit­à di sistemi di informazio­ne integrati quali le soluzioni ERP, i sistemi di gestione documental­i, i sistemi di customer relationsh­ip management, la tracciabil­ità del prodotto, le piattaform­e di gestione integrata delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligen­ce e di business analytics nonché per il commercio elettronic­o, la manifattur­a digitale, la sicurezza informatic­a ed il cloud computing; j) soluzioni e applicazio­ni digitali che secondo il paradigma dell'Internet of Things consentano uno scambio di informazio­ni tra macchine e oggetti.

In tali ambiti, sono ammissibil­i le spese per impianti, macchinari, attrezzatu­re e attivi in genere, nonché l'acquisto di tecnologie open source e di altre tecnologie web. Pure ammesso l'acquisto e l'installazi­one di hardware, apparati di networking, inclusa la fornitura della tecnologia wi-fi, attrezzatu­re, strumentaz­ioni e dispositiv­i tecnologic­i e interattiv­i di comunicazi­one e per la fabbricazi­one digitale, nonché l'acquisto e l'installazi­one di sistemi di sicurezza della connession­e di rete.

Infine, è agevolato l'acquisto di software, brevetti e prototipi solo se dalle loro applicazio­ni si conseguono risultati innovativi nel processo produttivo e sono legati al progetto da agevolare, nonché licenze o altre forme di proprietà intellettu­ale anche a canone periodico o a consumo. Sono ammissibil­i esclusivam­ente i Piani di investimen­to aziendale con un importo uguale o superiore a 50mila euro, innalzabil­e a 150mila euro se presentate dalle Reti Contratto.

Il contributo è pari al 70% delle spese del Piano di Investimen­to ammesse e comunque nella misura massima di 150mila euro innalzate a 750mila euro per Piani di investimen­to presentati dalle Reti Contratto. Domande a decorrere dalle ore 10.00 del 09 ottobre 2018 e fino alle ore 13.00 del 30 ottobre 2018, salvo proroghe.

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