Calvizie, le nuove frontiere per fermarla
Tra i trattamenti più dibattuti c'è il cosiddetto PRP - o Plasma Ricco di Piastrine - attraverso cui si inietta nel cuoio capelluto un concentrato di fattori di crescita ricavati dal plasma sanguigno. Alcuni studi scientifici internazionali hanno dimostrato che è in grado di favorire il rinvigorimento dei capelli e una ricrescita sostanziale in circa l'80% dei casi
Si può vivere bene anche senza, tuttavia perdere i capelli intacca fortemente la qualità della vita, specialmente nelle donne. Un'analisi su Jama Dermatology ha mostrato che più della metà delle persone colpite da alopecia percepiscono il loro disturbo come fortemente invalidante e manifestano sintomi di ansia o depressione. Sappiamo che nell'alopecia androgenetica c'è una compromissione dell'attività delle cellule germinali all'interno dei bulbi, che rappresentano una sorta di“sala regia” per la formazione del capello.
Plasma arricchito di piastrine
Tra i trattamenti più dibattuti c'è il cosiddetto PRP - o Plasma Ricco di Piastrine - attraverso cui si inietta nel cuoio capelluto un concentrato di fattori di crescita ricavati dal plasma sanguigno per rinvigorire i centri nevralgici del capello. Alcuni studi scientifici internazionali hanno dimostrato che questo è in grado di favorire il rinvigorimento dei capelli e una ricrescita sostanziale in circa l'80% dei casi. È stato osservato che la riuscita di questa tecnica dipende molto dalla preparazione utilizzata per isolare i fattori di crescita dal plasma. Anche il semplice utilizzo della centrifuga per isolare il plasma arricchito di piastrine può avere influenza sui risultati del trattamento.
Il consiglio generico per quanti intendono sottoporsi a PRP, pertanto, è quello di riferirsi sempre a centri specializzati e autorizzati a questo trattamento che, in alcuni regioni italiane, necessita di un via libera da parte di un centro trasfusionale ospedaliero.
La PRP funziona con maggior successo nelle fasi iniziali, in cui si riesce ad arrestare la perdita dei capelli e a rinvigorire quelli presenti. In caso di calvizie in fase avanzata, la terapia ha scarsi risultati poiché i bulbi sono ormai in fase di atrofia.
Le ricerche in corso per affinare questa tecnica sono molte: alcune prevedono l'utilizzo combinato di fattori di crescita ricavati da batteri al fianco della PRP, altre si concentrano sulla tecnica di iniezione del plasma arricchito di piastrine nel cuoio capelluto.
Stanno aumentando i lavori scientifici che dimostrano la possibilità di ricorrere alla tecnica dell'elettroporazione, che permette di far penetrare nella pelle i fattori di crescita attraverso un debolissimo campo elettrico, risparmiando così il fastidio della puntura.
Ma le nuove frontiere della ricerca guardano anche alla possibilità di restituire una chioma naturale anche a quanti l'hanno persa da molto tempo. La promessa in questo caso arriva dalla medicina rigenerativa e dall'utilizzo di cellule staminali ricavate dalla pelle o da altri tessuti per stimolare la crescita di capelli dove ormai non ce ne sono più.