Costozero

Estero, come attivarsi per la ricerca dei clienti

- di D. Trimarchi

Resta utile l'approccio tradiziona­le, fondato sull' individuaz­ione del cliente tipo e sulla creazione di un database, ma negli ultimi tempi si sta spingendo molto anche sull'utilizzo di strategie di inbound marketing, che inducono il cliente stesso a richiedere un contatto

Ivari manuali export esistenti in commercio raramente trattano come argomento quello della fase di ricerca della clientela potenziale poiché è spesso considerat­o acquisito. Tale fase meriterebb­e una maggiore consideraz­ione giacché,una sua corretta pianificaz­ione, consente di ottenere maggiori risultati ed evitare qualche rischio. Proveremo a esporre i tratti salienti di tale argomento con l'intento di fornire spunti al lettore auspicando che possa aumentare nel breve i propri risultati. L'attività di ricerca della clientela si compone in sostanza di tre fasi:

Fase I |Analisi: identifica il mercato da aggredire; Fase II | Strategica: individuaz­ione del clienteTIP­O e generazion­e di un DataBase; Fase III | Operativa: validazion­e dei dati raccolti e approccio alla clientela. Volutament­e tralasciam­o in questa sede la Fase I, poiché l'imprendito­re, conoscendo a fondo il settore di appartenen­za,può anche decidere di sperimenta­re l'ingresso in uno specifico mercato senza per forza averne un fondamento. Tuttavia data la sua importanza, sarebbe buona prassi appurare che ci sia un trend positivo dei flussi delle merci (import/export) nel precedente triennio. Come prima cosa bisognerà estrarre e/o richiedere informazio­ni ad istituti nazionali di elaborazio­ni dati, come l'ISTAT per l'Italia. Per la parte estera invece,è bene sapere che ogni nazione è dotata di strutture pubbliche che registrano costanteme­nte il movimento delle merce in entrata e uscita, talvolta anche per aree specifiche.

Fase II - Per prima cosa è vitale individuar­e il canale di vendita utilizzato nel mercato di riferiment­o. In alcuni Paesi è possibile che il canale non corrispond­a a quello generalmen­te usato in Italia. Per esempio in Francia, e per alcuni prodotti, è decisivo il ruolo delle federazion­i di grossisti che gestiscono in modo centralizz­ato“anche gli acquisti”. Qui ci viene in aiuto lo studio del marketing mix fondamenta­le e non solo per individuar­e bene il partner“tipo” nella distribuzi­one. Altra astuzia è di limitarsi alle aree geografich­e piccole. Si potrebbe iniziare con la ricerca della clientela di un unico settore/segmento industrial­e e concentrar­e gli sforzi in una singola regione. L'esperienza insegna che la curva di apprendime­ntonelcono­scereunnuo­vomercato più ristretto, porta a risultati tangibili

«L'esperienza insegna che la curva di apprendime­nto nel conoscere un nuovo mercato più ristretto, porta a risultati tangibili più rapidament­e e consente di imparare dagli errori prima di approcciar­e le aree successive»

«Ad ogni modo sia che si stia acquistand­o dati o raccoglien­doli su internet, bisogna sempre conservare una prova di come, e perché, sono stati raccolti ed elaborati» «Uno dei punti regolati dal GDPR è quello che si riferisce alla raccolta dei dati strettamen­te necessari all'utente»

più rapidament­e e consente di imparare dagli errori prima di approcciar­e le aree successive. Definita la strategia di ricerca, si parte con la generazion­e di un database clienti. Questi possono sempliceme­nte essere individuat­i sui motori di ricerca e/o rivolgendo­si a Camere di commercio locali.Pochi sanno che associarsi a una Camera di commercio non solo consente di ottenere costanti informazio­ni macro del mercato, ma spesso, tra i servizi ai soci, rientra proprio la possibilit­à di ottenere database a costo zero, o altri servizi utili per un'azienda che vuole iniziare a esportare. Ad ogni modo sia che si stia acquistand­o dati o raccoglien­doli su internet, bisogna sempre conservare una prova di come,e perché,sono stati raccolti ed elaborati. Infatti, da maggio 2018 è entrato in attuazione in tutta Europa il GDPR (General Data Protection Regu lati on ). Questo Regolament­o non bloccale callo l'invio di mail, ma piuttosto punta ad una maggior tutela dei dati raccolti nei paesi EU. Uno dei punti regolati dal GDPR è quello che si riferisce alla raccolta dei dati strettamen­te necessari all'utente.

Fase III - L'approccio più operativo consente la validazion­e dei dati acquisiti. Lo schema più classico è quello di iniziare dalle call a freddo al partner presente nel database e, solo in seguito, passare all'invio di mail.Le call per essere efficaci hanno bisogno di essere supportate da uno schema di“tele marketing ”, ovvero di una struttura breve e sintetica (come quella nel riquadro di fianco) che dovrà essere esposta in poche decine di secondi. La tecnica richiede di procedere prestando massima cortesia e ringrazian­do al primo cenno di interesse del contattato. Anche se già la si possiede, bisogna ricordarsi di chiedere una mail di riferiment­o per l'invio di informazio­ni commercial­i.In questo modo si avrà a disposizio­ne la prova di come si è venuto in possesso dei dati ed è buona norma indicarlo nella prima e-mail inviata. La fase che segue è quella di spiegare tutto in modo chiaro via e-mail. Come per la call, è bene utilizzare un messaggio preimposta­to ricco di elementi moderni di presentazi­one, cioè: link di collegamen­to al sito ufficiale, elementi scaricabil­i (utili anche al monitoragg­io delle azioni del lettore), oltre all'utilizzo di mail aziendale più una presentazi­one PowerPoint possibilme­nte snella (6-8 pagine). Importante poi lavorare anche sui social network. Nello specifico è utile l'utilizzo di Linkedin che consente, tramite filtri, di trovare il buyer (o il suo assistente), di conoscere possibili legami e ottenere contatti diretti che spesso sono fatti di e-mail e numeri di cellulari privati. In conclusion­e, la ricerca della clientela è senz'altro utile, però oggi si sta puntando anche all'utilizzo di strumenti che, grazie a strategie di inbound marketing, spingono il cliente targettizz­ato a chiederci un contatto. In tal caso si svolge un'attività più efficace che consente di ricevere richieste già da clienti sicurament­e interessat­i e di iniziare un contatto a uno stadio di negoziazio­ne più avanzato.

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