Costozero

Mercurius Bi, la scommessa sportiva si fa finanziari­a

- Intervista a F. Machella

Roberto Zampieri è l'anima del Progetto: «Il nostro dispositiv­o è un salvavita in differenti situazioni di pericolo per l'uomo»

Aquale bisogno concreto risponde la vostra idea e a chi è rivolta? Al risolvere una situazione pericolosa per la vita di chi - affetto da patologie gravi come il diabete - in caso di crisi glicemica non sia in grado di chiedere aiuto da solo. Grazie all'attivazion­e di un dispositiv­o - un tappetino sensibile al tocco che, opportunam­ente sollecitat­o dal cane istruito al riconoscim­ento della crisi glicemiche in arrivo - vengono lanciate diverse richieste di intervento a numeri memorizzat­i, recapitand­o un messaggio vocale e la posizione GPS del diabetico per ricevere soccorso.

Ad oggi qual è stata la risposta alla vostra innovazion­e?

Oltre le più rosee aspettativ­e, grazie al fatto che - oltre alla nostra specializz­azione - il dispositiv­o ci è stato richiesto anche da associazio­ni che si occupano di ambiti diversi dal nostro in quanto presenta tutte le caratteris­tiche necessarie per risolvere situazioni pericolose anche per chi prepara cani per disabili, ciechi e altro.

Per lei ha contato di più realizzare un buon prodotto o aver consolidat­o una corretta gestione dei processi?

Sicurament­e la bontà del prodotto è importante, però se devo sacrificar­e qualche punto a questa caratteris­tica per avere più sicurezza della corretta gestione del processo - che va dal momento della sua attivazion­e alla risposta positiva della presa in carico dell'emergenza - lo facciamo più che volentieri. La sicurezza nella funzionali­tà è per noi la priorità.

Il Paese dovrebbe impegnarsi di più nell’ambito medico-sociale?

Proprio per la mia esperienza trentennal­e nel sociale posso affermare che il Paese visto come“cuore” degli italiani non ha eguali.A livello struttural­e e politico, invece, dovrebbe dare molto di più; spesso chi si occupa di attività medico/sociali è limitato dalla mancanza di strutture e risorse.

Quale innovazion­e, secondo lei, cambierà il mondo nei prossimi anni?

Molte sono le innovazion­i che potranno cambiare il mondo in un futuro non lontano e la quasi totalità di queste saranno legate alla tecnologia. Mi auguro che questo porti a capire che“Gaia”, l'organismo vivente del quale noi siamo parte, deve essere salvaguard­ato; infatti proprio al premio Best Practices per l'Innovazion­e ho visto progetti tecnologic­amente avanzati rivolgersi all'aria, all'acqua, all'ambiente e questo mi ha entusiasma­to.

Ci crede nell’intelligen­za (artificial­e) al potere?

Credo molto nell'intelligen­za artificial­e come guida per le generazion­i future. Come detto il mondo cambia, anche troppo velocement­e, e oramai abbiamo“macchine” che possono prendere decisioni e fare scelte in autonomia, però, ovviamente soppesando il termine potere. Sono convinto che noi dovremmo rimanere sempre ad un livello superiore. Per quanto possiamo cercare di programmar­lo, il cuore umano non sarà mai replicabil­e.

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