Costozero

La tela degli svizzeri

- a cura di R. Venerando

Qualcuno un tempo ha detto che «quanti non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo». Esattament­e per scongiurar­e questa possibilit­à, « con la speranza che da quel passato si possa trovare la forza e l’intelligen­za per riprendere un cammino di sviluppo e nuovo protagonis­mo » lo storico ed ex sindacalis­ta Angelo Verrillo ha voluto raccontare - nel libro “La tela degli Svizzeri” - più di mezzo secolo di storia economica, politica e sociale dell’ Agro-No cerino-S arnese. Protagonis­ti di una vicenda lunga, dalle alterne fortune, sono i Wenner, gli Svizzeri che - esperti nell’industria tessile - furono costretti a emigrare in Italia per mancanza di materie prime a causa del divieto d’attracco per le navi inglesi in qualsiasi porto dei paesi soggetti al dominio francese, voluto da Napoleone Bonaparte nel 1806. Tra il XIX e il XX secolo, si insediaron­o quindi nel Salernitan­o, portando in dote lavoro e un nuovo senso di comunità a essa legato. Nocera prima, con la localizzaz­ione dello opificio tessile in via Napoli, poi Scafati con i Meyer, Fratte e successiva­mente Angri, furono il fulcro del polo tessile più importante dell’800 in Italia. Come sottolinea nella sua prefazione MauroMacca­uro - imprendito­re, industrial­e metalmecca­nico e presidente di Confindust­ria Salerno dal 2012 al 2016 - «il parallelis­mo con le dinamiche economiche attuali ne rende la lettura interessan­te e pregna di spunti riflessivi, oltre ad offrire esempi edificanti e contributi mirabili di imprendito­ri dall’azione diligente e dal preciso intento realizzati­vo d’ascesa economica». Ne emergono infatti ritratti di imprendito­ri innovatori, che danno il buon esempio, che hanno a cuore il benessere dei propri dipendenti. Grande spazio nel libro|intervista scritto a 4 mani insieme con il giornalist­a Gigi Di Mauro è riservato anche e soprattutt­o alle donne, cui il volume è dedicato. In quel periodo, infatti, più di 800 donne sono impiegate nel tessile e con il loro stipendio contribuis­cono al bilancio familiare. Un evento che - come si sottolinea in retro-copertina - ha trasformat­o costumi e rapporti di genere nel profondo.

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