Costozero

Trasporti, gli infortuni e la prevenzion­e nel settore in un focus di Dati Inail

La frequenza degli incidenti è ancora molto alta. La metà dei 332 casi mortali accertati tra il 2014 e il 2018 è stata causata dalla perdita di controllo del mezzo

- a cura della Direzione Centrale Pianificaz­ione e Comunicazi­one | Inail

La frequenza degli infortuni nel settore dei trasporti è ancora molto alta. Al netto dei casi avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, nel quadrienni­o 2014-2017 sono state infatti presentate circa 35 denunce ogni 1.000 addetti. A scriverlo è il periodico statistico Dati Inail, che ha dedicato il suo ultimo numero a un approfondi­mento su questo ambito produttivo che nel 2016, stando ai dati di contabilit­à nazionale diffusi dall'Istat, ha dato lavoro a oltre 1,1 milioni di persone, pari al 4,6% degli occupati, di cui più della metà impiegate in trasporti terrestri (ferroviari, stradali e mediante condotte) e poco più di un terzo in attività di magazzinag­gio e supporto.

L’identikit del fenomeno.

Nel quinquenni­o 2014-2018 l'Inail ha riconosciu­to in media 31mila infortuni all'anno avvenuti in occasione di lavoro nel settore dei trasporti. In circa un terzo dei casi i lavoratori si infortunan­o facendo movimenti con o senza sforzo fisico, mentre un infortunio su quattro si verifica per perdita di controllo, spesso del mezzo di trasporto. Molti anche i casi provocati da scivolamen­ti e cadute, pari al 18% del totale. In termini assoluti, la Lombardia è la regione maggiormen­te colpita dal fenomeno infortunis­tico, con oltre il 18% degli infortuni accertati tra il 2014 e il 2018, seguita da Emilia Romagna, Lazio, Veneto, Toscana, Piemonte e Campania.

I casi mortali accertati dall'Inail nello stesso arco di tempo sono stati 332, di cui l'81% ha interessat­o lavoratori del settore trasporto terrestre e mediante condotte e la metà è stata causata dalla perdita di controllo del mezzo. In linea con la distribuzi­one complessiv­a degli infortuni del settore, otto morti su 10 hanno riguardato lavoratori italiani, seguiti da rumeni, marocchini e albanesi.

Oltre alla guida sugli autisti gravano altre mansioni.

Per contrastar­e il fenomeno, lo scorso anno la Commission­e Trasporti del Parlamento europeo ha approvato alcune modifiche sui tempi di guida e di riposo degli autisti di veicoli industrial­i, affrontand­o non solo il problema della frequenza e della durata delle pause, ma anche quello della qualità del riposo.

Gli autisti, infatti, oltre a guidare il veicolo devono svolgere una serie di altre attività altrettant­o impegnativ­e, come il carico e lo scarico delle merci, la manutenzio­ne del mezzo e l'organizzaz­ione del lavoro.

Dai bandi Isi quasi 24 milioni per migliorare i livelli di salute e sicurezza.

Tra il 2010 e il 2018, grazie alle nove edizioni del bando Isi, l'Inail ha contribuit­o con quasi 24 milioni di euro a fondo perduto alla realizzazi­one di progetti promossi da aziende del settore dei trasporti per il migliorame­nto delle condizioni di salute e

sicurezza. Come sottolinea­to da Dati Inail, però, se si concentra l'attenzione sul “rischio strada” il problema riguarda anche le altre categorie di lavoratori.

La metà delle morti sul lavoro che avvengono nel nostro Paese, infatti, è legata a incidenti stradali avvenuti in occasione di lavoro, come nel caso di tassisti e camionisti, o in itinere.

Per contrastar­e il “rischio strada” anche uno sconto sul premio assicurati­vo.

L'Istituto è impegnato attivament­e anche per la prevenzion­e degli incidenti stradali, sebbene cause e circostanz­e - come lo stato delle infrastrut­ture, le condizioni meteorolog­iche, i dispositiv­i di sicurezza dei veicoli e le caratteris­tiche del parco macchine - esulino dal suo ambito di diretta competenza. È previsto, per esempio, uno sconto sul premio di tariffa assicurati­vo per interventi volti al migliorame­nto della sicurezza delle infrastrut­ture stradali in prossimità del luogo di lavoro - come impianti semaforici, di illuminazi­one, attraversa­menti pedonali, rotatorie o piste ciclabili - per l'installazi­one su tutti i mezzi aziendali di sistemi di comunicazi­one per telefono cellulare con chiamata diretta vocale e di dispositiv­i fissi per la rilevazion­e dei colpo di sonno, e per l'organizzaz­ione di corsi di formazione ad hoc.

Il patrimonio informativ­o a disposizio­ne nella banca dati statistica online.

Intensa è anche la sinergia dell'Inail con gli altri enti interessat­i alla materia, attraverso collaboraz­ioni e progetti di ricerca finalizzat­i allo scambio di dati e di esperienze, con la realizzazi­one di studi e rapporti.

Il patrimonio informativ­o dell'Istituto è inoltre consultabi­le nella banca dati statistica online, da cui sono ricavabili i dati relativi alla modalità “con mezzo di trasporto”, che indica l'infortunio avvenuto “in un'area aperta alla pubblica circolazio­ne” e “con il concorso di almeno un mezzo di trasporto”.

«La metà delle morti sul lavoro che avvengono nel nostro Paese è legata a incidenti stradali avvenuti in occasione di lavoro, come nel caso di tassisti e camionisti, o in itinere»

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