Al via il “Tavolo tecnico” ministeriale per i sistemi ADR
«Il Tavolo tecnico si articolerà in modo diacronico attraverso la fase della programmazione, dell'osservatorio, della condivisione e della circolazione delle buone prassi sul territorio nazionale e, infine, della formulazione di eventuali proposte di riforma»
L'iniziativa nasce dalla dichiarata esigenza di procedere ad un'approfondita ricognizione sistematica delle procedure stragiudiziali esistenti e di un loro possibile incremento al fine di contribuire alla deflazione del contenzioso giudiziario e al potenziamento dell'accesso alla giustizia per tutti i cittadini
Adieci anni dall'entrata in vigore della normativa che ha introdotto la mediazione quale strumento di composizione delle controversie aventi ad oggetto diritti disponibili, il 21 gennaio 2020 si è insediato il “Tavolo tecnico sulle procedure stragiudiziali in ambito civile e commerciale” (istituito con il Decreto del Ministro della giustizia del 23 dicembre 2019).L'iniziativa ministeriale nasce dalla dichiarata esigenza di procedere ad un'approfondita ricognizione sistematica delle procedure stragiudiziali esistenti e di un loro possibile incremento al fine di contribuire alla deflazione del contenzioso giudiziario e al potenziamento dell'accesso alla giustizia per tutti i cittadini.Secondo quanto disposto dal Decreto istitutivo, occorre infatti consolidare il sistema italiano di ADR (Alternative Dispute Resolution), elaborando modelli innovativi e buone prassi e propugnandone la diffusione su tutto il territorio nazionale, valutando altresì la possibile elaborazione di nuove proposte normative.
In ogni caso, tra gli obiettivi del Tavolo tecnico è posto quello di delineare un percorso professionalizzante, in modo da consentire la formazione di un'alta qualificazione in ADR, tale da contribuire alla costruzione di un sistema italiano che si ponga come modello di riferimento in Europa. A tal fine, sarà avviato il confronto con le organizzazioni e le associazioni di organismi professionali e privati di categoria, per raccoglierne le istanze condividendo il progetto di implementazione
delle procedure stragiudiziali. Inoltre, ritenuta l'essenzialità del ricorso a competenze interdisciplinari e del confronto nell'ambito delle fasi di rispettiva competenza, saranno avviate interlocuzioni anche con i presidenti delle associazioni rappresentative degli organismi di mediazione, i presidenti dei consigli degli ordini forensi, i dirigenti delle strutture giudiziarie, i rappresentanti della SSM, gli esponenti del mondo accademico, le associazioni imprenditoriali, degli utenti e dei consumatori.
Sotto un profilo strettamente metodologico, il Tavolo tecnico si articolerà in modo diacronico attraverso la fase della programmazione, dell'osservatorio, della condivisione e della circolazione delle buone prassi sul territorio nazionale e, infine, della formulazione di eventuali proposte di riforma.
Gli obiettivi sono sicuramente ambiziosi e nel salutare i componenti del Tavolo tecnico il Ministro Bonafede ha dichiarato: «Porto il mio saluto con soddisfazione e orgoglio perché si tratta di un Tavolo molto importante e ho chiesto che tra i primi appuntamenti del nuovo anno ci fosse la sua prima riunione». Il Guardasigilli ha poi aggiunto che «bisogna concentrarsi sulla qualità del servizio che viene dato. Il cambiamento, prima che giuridico, deve essere culturale. C'è una resistenza del nostro sistema rispetto alle novità - ha concluso Bonafede - ma sono convinto che se teniamo un approccio pragmatico che incanali le ADR verso risultati concreti, questo cambiamento si raggiunge con minori difficoltà».
«Bisogna concentrarsi sulla qualità del servizio che viene dato. Il cambiamento, prima che giuridico, deve essere culturale»