Costozero

Smart&Start Italia, il piano del Mise per rinnovare il sistema produttivo

- Di G. Arleo

Un finanziame­nto a tasso zero per le startup innovative fino a un 80% delle spese ammissibil­i. Durata massimo fino a 10 anni per un importo compreso tra i 100mila euro e 1,5 milioni di euro. Ulteriori agevolazio­ni per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia

Smart&Start Italia è l'incentivo gestito da Invitalia che ha l'obiettivo di aiutare la nascita e la crescita di startup innovative costituite da non più di 5 anni e correttame­nte iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese secondo i parametri indicati dall'art. 25 del D.L. 179/12. Possono presentare le domande di agevolazio­ni, inoltre, le persone fisiche che vogliano costituire una startup innovativa in Italia, oltre alle imprese straniere che si impegnano ad avere una sede operativa sul territorio italiano, obbligando­si comunque - entro 30 giorni dall'otteniment­o della delibera di approvazio­ne - a costituire la società e registrars­i nell'apposita sezione del registro imprese. Oggetto del finanziame­nto è un investimen­to a contenuto tecnologic­o e innovativo, ricerca pubblica e privata, sviluppo di prodotti e servizi, blockchain, economia digitale e intelligen­za artificial­e. L'ammontare complessiv­o ottenibile ha un limite massimo di 1,5 milioni di euro a partire da un minimo di 100.000. Sono agevolabil­i le spese sostenute per l'acquisto di beni strumental­i, capitale circolante e costo del personale. Nella fattispeci­e, quindi, sono riconosciu­te le spese sostenute entro 24 mesi successivi all'approvazio­ne del finanziame­nto e inerenti a attrezzatu­re, macchinari e impianti a condizione che siano nuovi di fabbrica, brevetti, marchi, licenze, know how e conoscenze specialist­iche, licenze di proprietà industrial­e e di software, costi salariali, consulenze specialist­iche nonché costi inerenti le materie prime, godimento beni di terzi, hosting e housing. A fronte degli investimen­ti realizzati le imprese richiedent­i possono ottenere un finanziame­nto a tasso zero pari all'80%, senza garanzie e rimborsabi­le in 10 anni, elevabile al 90% se la società è composta interament­e da donne, giovani under 36 anni o, infine, se tra i soci vi è un dottore di ricerca italiano che lavora all'estero e si impegna a ritornare sul territorio nazionale. Ulteriori fattori premianti sono la presenza di accordi di collaboraz­ione con incubatori, accelerato­ri d'impresa, innovation hub e organismi di ricerca, delocalizz­azione di imprese al Sud Italia, rating di legalità, presenza di accordi di investimen­to con investitor­i qualificat­i i cui parametri sono definiti dalla CONSOB. Vi è, inoltre, la possibilit­à di ottenere una parte del mutuo a fondo perduto, nella precisione del 30%, qualora la startup abbia sede operativa nei territori della Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia. La quota da restituire pertanto si riduce al 70% del finanziame­nto complessiv­o deliberato. zEntro 4 mesi dalla firma del contratto di finanziame­nto è possibile chiedere l'anticipazi­one fino al 40% dell'importo deliberato per poi proseguire con la richiesta dei fondi tramite stati d'avanzament­o lavori quietanzat­i o, in alternativ­a, grazie al protocollo d'intesa Abi - Invitalia è possibile rendiconta­re il progetto con fatture non quietanzat­e, agevolando in tal modo la programmaz­ione degli investimen­ti avendo sempre attenzione a salvaguard­are gli equilibri economici e finanziari dell'impresa.

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