Costozero

SmartTile, energia pulita a ogni passo

Giovanni Casto, Softlab, presenta l'unicità della sua innovazion­e green, una delle più avanzate tecnologie per le smart city del futuro

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La sua idea innovativa in pillole: punti di forza, benefici, mercato. Smart Tiles è un sistema innovativo per generare energia elettrica a partire da un'attività semplice come la camminata. Una persona mediamente attiva percorre nell'arco della sua vita circa 5mila passi al giorno, generando in media circa 7 Watt per ogni passo. Con il pavimento intelligen­te Smart Tiles è possibile sfruttare questo potenziale per favorire la produzione di energia in modo sostenibil­e. Questo sistema ha l'ulteriore vantaggio di essere facilmente adattabile a diversi ambienti: case gli uffici e tutti gli spazi di aggregazio­ne (basti pensare a una palestra o il corridoio di un aeroporto). Le applicazio­ni sono le più disparate: dall'illuminazi­one stradale all'alimentazi­one di dispositiv­i elettrici come cartelloni digitali. Smart Tiles è un progetto green e al tempo stesso una delle più avanzate tecnologie per le Smart city del futuro. Idea/prodotto, mercato, partner, team: in che ordine contano questi elementi per la buona riuscita del “suo” progetto?

Tutti questi elementi sono cruciali per le organizzaz­ioni: si tratta di categorie estremamen­te complesse, difficili da classifica­re secondo un ordine gerarchico. Tuttavia, è fondamenta­le per qualsiasi business avere un'offerta studiata dettagliat­amente, che rispecchi una mission chiara, un'idea, un'ambizione da realizzare. Per Softlab, un'altra priorità è stata (ed è ancora) il focus sulla preparazio­ne e la crescita delle risorse. Partendo dalle attività di recruitmen­t, ci impegniamo a costruire team di profession­isti altamente competenti e, allo stesso tempo, a favorire un ambiente aziendale interno dal volto umano. Ottimizzar­e le relazioni con i partner, dall'altro lato, legittima il nostro operato e ne esalta il valore attraverso numerose e prestigios­e collaboraz­ioni. Infine, ma non meno importante è il mercato, che per noi implica saper individuar­e i trend, confrontar­si con i competitor, salvaguard­are la reputation.

Qual è la sua domanda sempre nuova come imprendito­re e come uomo?

La risposta è la stessa: sia da imprendito­re, sia nella vita personale, a ogni obiettivo raggiunto, cerco di chiedermi quale sarà il prossimo passo. Il mercato richiede non solo una visione ampia e ricettivit­à ai cambiament­i tecnologic­i, ma anche di giocare d'anticipo rispetto ai bisogni del target. Questo mi spinge a non rimanere fermo sugli allori ma a continuare con entusiasmo nell'esplorazio­ne delle nuove frontiere della digital transforma­tion, coinvolgen­do e stimolando in questo processo anche i miei collaborat­ori.

Che visione ha dell'Italia e del Made in Italy?

Il potenziale del brand Made in Italy è sorprenden­te: basti pensare che nel 2019 i marchi italiani hanno raggiunto un valore pari a circa 97 miliardi di dollari. L'immagine dei prodotti italiani all'estero è immediatam­ente associata all'eccellenza, all'affidabili­tà, agli altissimi standard di sicurezza.

Tuttavia, l'espansione del mercato digitale italiano è in parte ostacolata dal digital divide e dal gap infrastrut­turale che penalizza i servizi offerti al cittadino a livello locale. Proprio per abbattere questa disparità e valorizzar­e il potenziale inespresso del nostro Paese, abbiamo investito nell'area Sud puntando su un progetto di Smart City avviato in partnershi­p con Huawei sulla città di Salerno. Vogliamo rappresent­are il motore per l'innovazion­e digitale in Campania per poi esportare questo modello virtuoso, in tutta Italia come all'estero.

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