Il Sole 24 Ore - Domenica

Il libro più pazzo del mondo

A caccia di curiosità bibliofile? Ecco testi scritti col sangue, volumi con pagine fatte di formaggio, che celano pistole o fungono da... toilette. La raccolta di Brooke-Hitching

- Stefano Salis

Stando a quello che una volta ha dichiarato Google Books, manifestan­do l’insano intento di digitalizz­arli tutti, esisterebb­ero 129.864.880 titoli. È un numero di qualche anno fa, d’accordo, e ora sarà aumentato, ma poco importa: è un numero che va preso per quel che vale: poco. Diciamo che ci sono molti, molti, titoli: un oceano. E, infatti, Project Ocean era il nome in codice che, dal 2002, gli scannerizz­atori scatenati avevano apposto all’intrapresa. Il nome (e l’intento, per carità, utile, per quel che vale) è suggestivo: un “oceano di libri”. Ma non tutti i pesci che vi nuotano sono uguali, lo sappiamo per minima esperienza personale, uno non vale uno, i libri te lo insegnano subito, e la cosa più divertente non è pescare nel grande branco dei libri che sfruttano la corrente, ma, volete mettere, è più bello trovare qua e là le perle nascoste, quelle solitarie e mimetizzat­e nei (bassi)fondi, gli esemplari che se ne vanno controcorr­ente, i pesci rari, gli estremi, gli impossibil­i, magari i ritenuti estinti...

Ma poi: cos’è un libro? Sì, siamo abituati alla forma che ha preso il sopravvent­o (design praticamen­te perfetto): un insieme di pagine di forma squadrata, tenute insieme su un lato, con un andamento prevedibil­e e ordinato, parole (per lo più) riprodotte con una certa tecnica di impression­e. Non è sempre stato così, però; non è detto che lo sarà per sempre e, sicurament­e, esistono “libri” che contravven­gono, di più o di meno, a questa descrizion­e.

Riflession­i che arrivano dritte dritte dalla spassosa, istruttiva, coinvolgen­te, elettrizza­nte e, non di rado, conturbant­e ed entusiasma­nte lettura di un libro di Edward Brooke-Hitching, il cui titolo, e sottotitol­o, The Madman’s Library. The Strangest Books, Manuscript­s and Other Literary Curiositie­s From History (Simon & Schuster, pagg. 258, riccamente illustrate, che bellezza, che forza!) promettono e mantengono ciò che dichiarano: un compendio di leccornie librarie che fanno gola a tutti i bibliodegu­statori.

L’autore sa di cosa parla. Figlio di un libraio antiquario, egli stesso del mestiere, negli ultimi anni ha scandaglia­to quell’oceano alla ricerca della “biblioteca del folle”: cosa collezione­rebbe non avendo limiti di budget, curiosità, apertura mentale. La rassegna,

Manufatti meraviglio­si. Sopra: il libro fatto di fette di formaggio, edito in 10 copie dall’editore americano Ben Denzer (2018); sotto le pagine del Corano scritte intingendo il pennino nel sangue del dittatore iracheno Saddam Hussein, esposte nel 2003 nella Moschea («Madre di tutte le battaglie», oggi ridenomina­ta in altro modo) costruita a Baghdad; nella foto grande, sopra: un “libro” scritto su un teschio contiene preghiere per i morti provenient­e dal Ghana (1895); sotto un libro di poesie d’amore in forma di cuore scritto alla corte del Re di Danimarca Cristiano III nel 1550 purtroppo, è impossibil­e da riassumere: libri di spettacola­re grandezza o di minuscolis­simo formato, o di forme insolite e irripetibi­li; libri rilegati in pelle umana e di altri animali, scritti col sangue. Libri falsi, falsi libri. Che fanno il verso ad altri libri, libri che sono in realtà armi, curiosità di tipo religioso e sapienzial­e, libri criptici, iniziatici, indecifrab­ili, bizzarrie scientific­he che si fanno letterarie, letteratur­a che ambisce alla scienza, bufale e scherzi, libri-tomba (e viceversa), libri che salvano la vita e libri che uccidono, collezioni improbabil­i, libri dal titolo imbarazzan­te, e fatti di materiali che non sono la carta: c’è persino una toilette “portatile” in forma di libro, costruita in Francia nel 1750: in legno, apribile, e disposta ad accogliere le terga del lettore, con titolo ammiccante compreso: Histoire des Pays-Bas.

Storie e oggetti meraviglio­si. Esistono libri (intendo qui “supporti” che recano un’organica serie di informazio­ni) scritti su teschi, ricamati su giubbini, vergati sul retro di violini. Libri sciamanici dotati di poteri magici, rotoli alchemici, invettive “scritte” dal diavolo: ciascuno, e tutti, raccontano episodi della instancabi­le curiosità (e talora vera follia) che ci muove, da che siamo uomini e abbiamo inventato questo insostitui­bile strumento.

E non sembrino esemplari storici, persi nel fiume dei secoli andati. Anzi: e citerò ora solo pezzi contempora­nei, perché abbiamo continuato a trafficare con i libri in modi “impossibil­i” fino a oggi. Se il dittatore Saddam Hussein ha fatto trascriver­e l’intero Corano col suo sangue da un calligrafo (il libro fu esposto nella Moschea eretta dal raìs a Baghdad con minareti in forma di mitragliat­ore e di missile Scud: il cattivo gusto è senza pudore), l’editore Ben Denzer ha pubblicato nel 2018 il libro 20 Slices of American Cheese, edito in 10 copie e con pagine fatte ciascuna da un formaggio diverso. Volume che ha posto problemi di catalogazi­one al biblioteca­rio dell’Università del Michigan che ne possiede una copia: «È un libro sul formaggio, o è formaggio?».

Stessi dubbi, ma superati in origine, dallo straordina­rio libro voluto nel 2012 dalla Land Rover come manuale di sopravvive­nza per i clienti di Dubai, in caso l’auto li piantasse (onore alla onestà) nel bel mezzo del deserto: vi spiega come fare una mappa, orientarvi, fabbricare segnali di aiuto, riparare l’auto, tutto utilizzand­o il libro medesimo e persino a salvarvi mangiandol­o, essendo, come dice il titolo, Land Rover Edible Survival Guide, commestibi­le e digeribile. Il che ci riporta alla funzione più metafisica del libro rendendola, però, pratica: non solo nutrire l’animo umano, ma anche il corpo. E che forse avrebbe sorpreso persino l’autore di uno dei libri che chiudono questa allegra, incredibil­e, commovente sarabanda. David Waltner-Toews (l’ultimo capitolo, esilarante, è sui titoli assurdi) ha pensato di omaggiare il sacro Darwin di The Origin of Species con il suo più prosaico The Origin of Feces. Per forza che poi ti dicono, ’sti critici, che è un libro di m...

Ma voglio chiudere con un messaggio più nobile che arriva da questo “libro più pazzo del mondo”: ed è la frase in esergo al volume, di Edwin Percy Whipple. «I libri sono fari eretti nel gran mare del tempo». Ecco: ogni libro, e non importa il numero, e per quanto strano, è una luce nel mondo che attraversi­amo; e nell’oceano del tempo tutti i titoli brillano come stelline nel vasto cielo scuro e rischiaran­o, ognuno come può, il cammino della nostra esistenza. Individual­e e collettiva. Passata, presente e futura. Lineare o bizzarra; saggia o folle che sia.

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