SEMPRE PIÙ SMART
LANCIATA NEL 1998, è DIVENTATA SUBITO UN'ICONA E HA RIVOLUZIONATO IL MONDO DELLA MOBILITà URBANA. ORA LA CELEBRE CITYCAR SI REINVENTA, SENZA TRADIRE LA SUA ANIMA. RESTA PICCOLA, MA CON DOTAZIONI DA AMMIRAGLIA
Il successo della Smart non conosce confni. Ne è una prova tangibile il boom mondiale della formula Car2Go, l’auto condivisa, che accresce il numero degli utenti in misura esponenziale da Washington a Milano, da Vienna a Roma. La Fortwo è il grimaldello per scassinare il traffco delle metropoli, per assicurare mobilità e trovare parcheggio con facilità. Diffcile immaginare di poter cambiare un’icona, un pezzo unico nel panorama dell’offerta automobilistica. Ma il tempo passa inesorabile anche per le auto-cult. Mercedes-Benz, che controlla il marchio Smart, per rinnovare la più corta “vera” auto del mondo, è ricorsa all’alleanza con Renault, casa francese cui non manca certo esperienza nella realizzazione di citycar: dalla storica utilitaria R4 alla rivoluzionaria minivolume Twingo. Da quest’accordo è nata una serie di modelli: le Smart Nuova Fortwo e Nuova Forfour e la Renault Twingo 2014, che hanno in comune la piattaforma, i motori e lo stabilimento di produzione. Il layout è rimasto quello della Smart, in altre parole trazione e motore posteriore; il resto, cioè carrozzeria e interni, è stato progettato su misura del Dna di ciascun marchio, minimale per Twingo, seducente per Fortwo. La “smartina”, insomma, cambia radicalmente senza rinnegare il passato. La carrozzeria è più moderna, pur continuando a svolgere il tema della capsulina spaziale. Alla Smart riescono a
far convivere praticità, eleganza e simpatia, impresa davvero degna di nota, al punto da essere considerata come un’ammiraglia in scala ridotta, specialmente se si punta agli allestimenti più costosi, Passion e Prime. Quest’ultimo è molto ben equipaggiato, con le poltroncine di pelle e il sistema di sicurezza che avvisa se la distanza dal veicolo precedente diventa pericolosa. I più sportivi potranno, invece, puntare sulla Sport Edition 1, con la cellula Tridion della carrozzeria colorata in arancione e i due terminali di scarico cromati, in attesa della grintosa elaborazione del tuner tedesco Brabus (fne 2015). La cellula Tridion è una specie di gabbia rinforzata, con acciai ad alta resistenza, che offre ai passeggeri una protezione più elevata rispetto ad altre citycar. I longheroni e le traverse attivano la zona di deformazione interessata dall’impatto e distribuiscono l’energia sprigionata dall’urto in modo uniforme sulla carrozzeria. Fortwo è lunga sempre 269 cm, ma è diventata più larga, passando da 156 a 166 cm. Così c’è più spazio nell’abitacolo e, con il volante che si regola in altezza, tutti possono trovare la posizione di guida ideale. Facile scovare un posto per telefonino, chiavi, bibite, grazie a molte tasche e ai due cassetti destinati al passeggero. Aumenta la capacità del baule: 260 litri (contro i 211 dell’ultima Mini o i 185 della Fiat 500), facili da caricare attraverso la ribaltina o il lunotto che si apre verso l’alto. La risposta alla domanda “guiderei quest’auto tutti i giorni?”è sì, a patto, naturalmente, che non si appartenga alla categoria dei fashion victim a quattro ruote. Si deve insomma essere disposti a sopportare che quasi tutti gli altri automobilisti si sentano in dovere di sorpassare sempre e comunque la Fortwo, non sapendo che in fatto di ripresa, di agilità, di frenata e di tenuta di strada ha prestazioni da kart (il diametro di sterzata è record: 6,95 metri). I motori sono tre cilindri benzina: un mille cc da 60 o da 71 cv e un 900 cc turbo da 90 cv. Promettono consumi molto sobri, oltre 20 km con un litro di verde. Il cambio è manuale, ma da marzo 2015 la 60 e la 90 cv potranno disporre di un automatico doppia frizione progettato da Getrag. E il comfort? Notevolmente migliorato: i progettisti hanno lavorato sulle sospensioni, irrobustendo i bracci e cambiando le molle, per assicurare un buon agio anche sullo sconnesso. Il listino parte da 11.990 euro, ma per avere una versione che soddisf Dove l’asticella sale a 14 mila euro.