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CAMPAGNA NASCOSTA

- Di MARIA BROLETTI DAL LAGO E SILVIA UGOLOTTI

L’anno buono. Brindisi country: in Emilia, Toscana e Salento, letti comodi e feste agresti

Il brindisi country sarà tra i più desiderati. Per rilassarsi, fare pochi chilometri e divertirsi con un piccolo budget. Ecco in Emilia, Toscana e Salento chi organizza letti comodi e feste agresti. Dalla cascina che ospitò Dante al menu di campo e pesce

Capodanno a basso volume, tra coltivazio­ni biodiverse, buona cucina contadina, comfort sostenibil­e. Perché vale la pena di iniziare il 2015 dell’Expo, dedicato al cibo, con una tavola all’insegna della tradizione, nelle locande di campagna, in Emilia, Toscana e Puglia. Tra good food, a anche tesori d’arte e paesaggi da quadro, pennellati dalla nebbia e dalla neve. Per una pausa detox tra la campagna e l’Appennino, si sceglie l’Emilia rural e gaudente, una nicchia dal tempo lento, come sono le vallate attorno a Nevianodeg­liArduini, sulle colline di Parma e Reggio Emilia, tanto rigogliose d’estate quanto mistiche d’inverno. Tra borghi medievali, pievi e antichi manieri, c’è un nuovo indirizzo: TorreBarbi­eri, un b&b di campagna di gran charme. Nasce come casa-torre matildica (si dice che la Contessa in persona ne abbia visitato le stanze) e da qualche mese si è aperta all’ospitalità nel pieno rispetto della sua antica architettu­ra. Pietra a vista, travi di legno: ogni angolo è un omaggio al passato. Per farlo, Cettina e Maurizio d’Anna si sono affdati al sapere di artigiani esperti, dal mastro scalpellin­o al fabbro, agli antiquari. La posizione è spettacola­re e il silenzio totale. Quattro le suite, arredate con tessiture pregiate, oggetti riutilizza­ti all’insegna del riuso creativo e kit di cortesia frmato Acqua di Parma. La colazione si fa al piano di sotto, intorno al tavolo di legno, apparecchi­ato con cura. Torte e marmellate artigianal­i, burro contadino, latte di montagna. L’aperitivo è nella piccola cantina del casale, da scoprire assieme al proprietar­io, appassiona­to di vini. Cettina, che una è bravissima cuoca, spiega: “Le mie ricette si ispirano alla cucina mediterann­ea e ripercorro­no le mie origini palermitan­e”. Proprio all’insegna dei sapori di mare sarà il cenone di Capodanno, apparecchi­ato nell’elegante salone per gli otto ospiti delle suite. “Antipasti di pesce, paccheri ai fletti di triglia, branzino al cartoccio con verdure, caponata e cannoli alla siciliana”. Vale la pena di esplorare i dintorni (meglio se con un’auto adatta a percorrere strade di montagna in inverno) e soffermars­i sui tesori nascosti che in pochi conoscono, come la PievediSas­so di Neviano degli Arduini: romanica, in pietra povera, a tre navate, tra le meglio conservate dell’Appennino. Sono nicchie di curiosità, nelle vicinanze, il MuseoStori­codeiLucch­etti di Cedogno, che raccoglie oltre quattromil­a serrature di ogni epoca e parte del mondo (tel. 0521.84.67.22, www.museodeilu­cchetti. eu), e il Museo interattiv­o Uomo-Ambiente (www. museouomo-ambiente.it), a Bazzano, paesino che nel periodo natalizio espone presepi artistici e artigianal­i tra giardini e fenili. I più sportivi possono partire per trekking, ciaspolate e nordic walking lungo i sentieri di montagna e sul Monte Fuso, accompagna­ti da esperti e dalle guide alpine di Liberi Spazi (www.liberispaz­i.it). All’ora di pranzo è un classico la Trattoria Mazzini, storica e accoglient­e, tra le vecchie case di Neviano, con un menu che esalta le delizie del territorio, come la pasta al salame e bonarda. Ottimo anche l’hamburger, con salsa

È una festa di sapori e tradizione il Capodanno nel Parmense: si gustano salumi e formaggi bio in collina, si visita la Fondazione Magnani Rocca a Traverseto­lo e, in città, la mostra di Alberto Burri

Ristoranti stellati, trattorie, rievocazio­ni storiche nei borghi fortificat­i: l’Appennino emiliano e le terre canossiane coniugano storia e grande cucina, tra torri e castelli medievali

alla senape fammeggiat­a al cognac. Se ci si sposta verso le terre canossiane per una visita ai Castelli Matildici, la sosta è dallo chef stellato Michelin Andrea Incerti Vezzani, a Rubbianodi­QuattroCas­tella. La sua locanda, Ca’ Matilde, è un casale nel verde. Da ordinare lo stinchetto di maiale da latte cotto sottovuoto a bassa temperatur­a per 30 ore. Morbido dentro, con una crosticina croccante fuori, è servito con peperoni, castagne e cavoletti di Bruxelles. Da Neviano a Parma, la sosta si fa a MamianodiT­raversetol­o alla Fondazione Magnani Rocca, per visitare la collezione permanente, con opere di Burri, Morandi, Goya e Van Dyck; poi il parco secolare e, fno all’8 dicembre, la mostra Manzù/Marino. Gli ultimi Moderni, che espone i bronzi di Giacomo Manzù, le fgure e le tele di Marino Marini (www.magnaniroc­ca.it). Toccata e fuga a Parma per raggiunger­e il Salonedell­eScuderiei­nPilotta, che celebra Alberto Burri nel centenario della nascita con Fuoco Nero: materia e struttura attorno e dopo Burri. L’esposizion­e mette a confronto la sequenza di ritratti dell’artista e i suoi lavori, come Cellotex, la sua opera nera (fno al 29/3). Rientrando ci si ferma a RivaltadiL­esignagnoB­agni e Traverseto­lo, dove si concentran­o aziende che dedicano il loro lavoro al recupero delle tradizioni e alla biodiversi­tà agricola. Fanno parte del circuito Rural, che organizza a settembre un festival sul tema (www.rural. it). Si fa scorta di Parmigiano Reggiano biologico all’agriturism­oIris, che vende anche burro, yogurt e caciotte. È da provare il prosciutto di maiale nero, dal gusto intenso e dolce, che nasce dal tipo di allevament­o (i maiali sono liberi) e dall’alimentazi­one nel bosco dell’azienda Rosa dell’Angelo, da acquistare al Prosciutto­Bar di Traverseto­lo. Su appuntamen­to, si visita la fattoria. Buon vino rosso fermo da invecchiam­ento e spumante bio alla VignaCunia­l; ottimi salumi all’agriturism­o La Longarola, casale sperduto nella campagna, dove ordinare torta fritta, affettati e formaggi. Per un’esperienza un po’ fuori dalle righe, si prenota al Podere Cristina, nel Parco Barboj. Buona cucina a menu fsso, tutto di produzione locale: maltagliat­i di farina integrale e salsiccia di maiale nero, pollo ruspante. La cena è preceduta da un tour nelle aziende vicine, un aperitivo intorno al fuoco e, volendo, dalla passeggiat­a su uno dei cavalli Bardigiani della scuderia. Prima di rientrare, sono di design e all’insegna del riuso le creazioni in legno di Alessandro­Mora: mobili e oggetti su misura. Il suo laboratori­o è un guazzabugl­io d’idee e di materiali nel verde: molto rural.

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I colli toscani in una giornata di nebbia: le cime paiono galleggiar­e isolate in un lago bianco, un paesaggio pieno di fascino.

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