CAMPAGNA NASCOSTA
L’anno buono. Brindisi country: in Emilia, Toscana e Salento, letti comodi e feste agresti
Il brindisi country sarà tra i più desiderati. Per rilassarsi, fare pochi chilometri e divertirsi con un piccolo budget. Ecco in Emilia, Toscana e Salento chi organizza letti comodi e feste agresti. Dalla cascina che ospitò Dante al menu di campo e pesce
Capodanno a basso volume, tra coltivazioni biodiverse, buona cucina contadina, comfort sostenibile. Perché vale la pena di iniziare il 2015 dell’Expo, dedicato al cibo, con una tavola all’insegna della tradizione, nelle locande di campagna, in Emilia, Toscana e Puglia. Tra good food, a anche tesori d’arte e paesaggi da quadro, pennellati dalla nebbia e dalla neve. Per una pausa detox tra la campagna e l’Appennino, si sceglie l’Emilia rural e gaudente, una nicchia dal tempo lento, come sono le vallate attorno a NevianodegliArduini, sulle colline di Parma e Reggio Emilia, tanto rigogliose d’estate quanto mistiche d’inverno. Tra borghi medievali, pievi e antichi manieri, c’è un nuovo indirizzo: TorreBarbieri, un b&b di campagna di gran charme. Nasce come casa-torre matildica (si dice che la Contessa in persona ne abbia visitato le stanze) e da qualche mese si è aperta all’ospitalità nel pieno rispetto della sua antica architettura. Pietra a vista, travi di legno: ogni angolo è un omaggio al passato. Per farlo, Cettina e Maurizio d’Anna si sono affdati al sapere di artigiani esperti, dal mastro scalpellino al fabbro, agli antiquari. La posizione è spettacolare e il silenzio totale. Quattro le suite, arredate con tessiture pregiate, oggetti riutilizzati all’insegna del riuso creativo e kit di cortesia frmato Acqua di Parma. La colazione si fa al piano di sotto, intorno al tavolo di legno, apparecchiato con cura. Torte e marmellate artigianali, burro contadino, latte di montagna. L’aperitivo è nella piccola cantina del casale, da scoprire assieme al proprietario, appassionato di vini. Cettina, che una è bravissima cuoca, spiega: “Le mie ricette si ispirano alla cucina mediterannea e ripercorrono le mie origini palermitane”. Proprio all’insegna dei sapori di mare sarà il cenone di Capodanno, apparecchiato nell’elegante salone per gli otto ospiti delle suite. “Antipasti di pesce, paccheri ai fletti di triglia, branzino al cartoccio con verdure, caponata e cannoli alla siciliana”. Vale la pena di esplorare i dintorni (meglio se con un’auto adatta a percorrere strade di montagna in inverno) e soffermarsi sui tesori nascosti che in pochi conoscono, come la PievediSasso di Neviano degli Arduini: romanica, in pietra povera, a tre navate, tra le meglio conservate dell’Appennino. Sono nicchie di curiosità, nelle vicinanze, il MuseoStoricodeiLucchetti di Cedogno, che raccoglie oltre quattromila serrature di ogni epoca e parte del mondo (tel. 0521.84.67.22, www.museodeilucchetti. eu), e il Museo interattivo Uomo-Ambiente (www. museouomo-ambiente.it), a Bazzano, paesino che nel periodo natalizio espone presepi artistici e artigianali tra giardini e fenili. I più sportivi possono partire per trekking, ciaspolate e nordic walking lungo i sentieri di montagna e sul Monte Fuso, accompagnati da esperti e dalle guide alpine di Liberi Spazi (www.liberispazi.it). All’ora di pranzo è un classico la Trattoria Mazzini, storica e accogliente, tra le vecchie case di Neviano, con un menu che esalta le delizie del territorio, come la pasta al salame e bonarda. Ottimo anche l’hamburger, con salsa
È una festa di sapori e tradizione il Capodanno nel Parmense: si gustano salumi e formaggi bio in collina, si visita la Fondazione Magnani Rocca a Traversetolo e, in città, la mostra di Alberto Burri
Ristoranti stellati, trattorie, rievocazioni storiche nei borghi fortificati: l’Appennino emiliano e le terre canossiane coniugano storia e grande cucina, tra torri e castelli medievali
alla senape fammeggiata al cognac. Se ci si sposta verso le terre canossiane per una visita ai Castelli Matildici, la sosta è dallo chef stellato Michelin Andrea Incerti Vezzani, a RubbianodiQuattroCastella. La sua locanda, Ca’ Matilde, è un casale nel verde. Da ordinare lo stinchetto di maiale da latte cotto sottovuoto a bassa temperatura per 30 ore. Morbido dentro, con una crosticina croccante fuori, è servito con peperoni, castagne e cavoletti di Bruxelles. Da Neviano a Parma, la sosta si fa a MamianodiTraversetolo alla Fondazione Magnani Rocca, per visitare la collezione permanente, con opere di Burri, Morandi, Goya e Van Dyck; poi il parco secolare e, fno all’8 dicembre, la mostra Manzù/Marino. Gli ultimi Moderni, che espone i bronzi di Giacomo Manzù, le fgure e le tele di Marino Marini (www.magnanirocca.it). Toccata e fuga a Parma per raggiungere il SalonedelleScuderieinPilotta, che celebra Alberto Burri nel centenario della nascita con Fuoco Nero: materia e struttura attorno e dopo Burri. L’esposizione mette a confronto la sequenza di ritratti dell’artista e i suoi lavori, come Cellotex, la sua opera nera (fno al 29/3). Rientrando ci si ferma a RivaltadiLesignagnoBagni e Traversetolo, dove si concentrano aziende che dedicano il loro lavoro al recupero delle tradizioni e alla biodiversità agricola. Fanno parte del circuito Rural, che organizza a settembre un festival sul tema (www.rural. it). Si fa scorta di Parmigiano Reggiano biologico all’agriturismoIris, che vende anche burro, yogurt e caciotte. È da provare il prosciutto di maiale nero, dal gusto intenso e dolce, che nasce dal tipo di allevamento (i maiali sono liberi) e dall’alimentazione nel bosco dell’azienda Rosa dell’Angelo, da acquistare al ProsciuttoBar di Traversetolo. Su appuntamento, si visita la fattoria. Buon vino rosso fermo da invecchiamento e spumante bio alla VignaCunial; ottimi salumi all’agriturismo La Longarola, casale sperduto nella campagna, dove ordinare torta fritta, affettati e formaggi. Per un’esperienza un po’ fuori dalle righe, si prenota al Podere Cristina, nel Parco Barboj. Buona cucina a menu fsso, tutto di produzione locale: maltagliati di farina integrale e salsiccia di maiale nero, pollo ruspante. La cena è preceduta da un tour nelle aziende vicine, un aperitivo intorno al fuoco e, volendo, dalla passeggiata su uno dei cavalli Bardigiani della scuderia. Prima di rientrare, sono di design e all’insegna del riuso le creazioni in legno di AlessandroMora: mobili e oggetti su misura. Il suo laboratorio è un guazzabuglio d’idee e di materiali nel verde: molto rural.