Non c’è solo l’alpinismo in quota. Per iniziare, si possono prenotare anche lezioni di free climbing e di bouldering, arrampicata senza imbraco o corda
PASSO DOPO PASSO
Scoprire il territorio del Parco Naturale sulle due ruote è elettrizzante, ma è camminando che se ne assorbe il fascino. Per gli amanti del trekking ci sono i due nuovi percorsi a tappe di Dolomiti di Brenta Trek, che attraversano la Val di Non, la Val di Sole, la Val Rendena (con Madonna di Campiglio e Pinzolo), le Giudicarie Centrali, le Terme di Comano e l’Altopiano della Paganella. Anche qui, in versione Country (136 km, a fondovalle, e possibilità di sosta in agriturismi o hotel) ed Expert (86 km di sentieri e ferrate, a 2.000 metri, con riposo in rifugi, malghe o bivacchi alpini). Se il Sentiero delle cascate in Val Genova e il celebre Giro dei cinque Laghi, vicino a Madonna di Campiglio, sono classici irrinunciabili, gli alpinisti non perdono la sfida delle guglie del Brenta con la spettacolare Via delle Bocchette, che attraversa l’intero gruppo dolomitico da Passo Grostè alla Bocca di Brenta, fino al rifugio Dodici Apostoli. La ferrata si sviluppa lungo le pareti rocciose sfruttando le cenge incise tra le cime e mettendo in collegamento i passi (o “bocchette”), senza però raggiungere nessuna vetta. Dopo una giornata in quota, è d’obbligo coccolarsi al Borgo della Salute, complesso che ospita le Terme Val Rendena-Fonte S. Antonio, nel centro storico di Caderzone. Le acque, dalle proprietà terapeutiche note già nel Seicento, danno vita a cure e trattamenti wellness a base di erbe alpine, burro di latte, fieno. Poco distante, a Pinzolo, vale una sosta il negozio Facco Stefano per i tessuti dal raffinato stile alpino per tovaglie, coperte e complementi d’arredo. La notte si trascorre a S. Antonio di Mavignola a Prà de la Casa, uno chalet nel bosco ricavato da un’ex abitazione del Corpo forestale, ristrutturata con gusto secondo i criteri della bioedilizia.