Per non perdere la bussola
Con la nuova Jaguar XE, una berlina-lounge su quattro ruote, ultraconfortevole, e con Kia Sorento, un concentrato di tecnologia, lungo l’affascinante Wild Atlantic Way. Per un viaggio spettacolare
Nulla di meglio della neonata Jaguar XE per affrontare la Wild Atlantic Way, la strada irlandese che costeggia l’Atlantico, considerata la Route 66 europea. Duemilacinquecento chilometri che collegano Malin Head, nel Donegal, a nord, a Old Head of Kinsale, giù nella Contea di Cork. La berlina di lusso XE, infatti, è una lounge su quattro ruote, con luce soffusa di notte, impianto hi-fi Meridien da 380 Watt, sedili comodi ed eleganti come si conviene a quelli di un’auto che inalbera l’Union Jack. Sfoggia un look giovane e leggero per una vettura blasonata, che la dice lunga sulla facilità di guida e che al tempo stesso è fedele a una formula che coniuga l’autorevolezza della
berlina di lusso a quattro porte alla sportività del giaguaro. Viaggiare sulla Route 66 irlandese è un’esperienza unica per assaporare panorami mozzafiato, trattenere il respiro prima di ogni curva per attendere un nuovo scorcio, gustare il piacere della strada e della scoperta. Che XE sia l’auto perfetta lo si capisce appena saliti a bordo e impugnato il volante, asimmetrico per garantire la massima visibilità della strumentazione molto sportiva, ma, nello stesso tempo, classica al punto giusto. Le borse e le valigie sono già state fagocitate dal bagagliaio da 455 litri ed è ora di partire. Il cambio è una manopola che si palesa sulla console tra i due sedili anteriori, perché fuoriesce dal suo alloggiamento non appena si accende il motore; le marce sono addirittura otto. Il fatto che i cilindri del 2.2, a gasolio, da 163 cv, siano quattro e non sei, minimo sindacale per molti fan della Jaguar, onestamente passa del tutto inosservato. Secondo i dati forniti dal costruttore, a ogni km percorso si emettono 99 grammi di CO ,
² viaggiando al ritmo di circa 26 km con un litro di gasolio, grazie anche al sistema di start&stop. Con la XE ci si lascerà conquistare da questa lunghissima arteria che si srotolata lungo il ritmo irregolare del litorale, scoprendo scogliere vertiginose, spiagge segrete, fari solitari, pecore aggrappate a ciuffi verdi, villaggi che orlano di bianco il fianco morbido di un golfo, colline d’erica viola, mentre si ascolta il fragore delle onde e si percepiscono gli odori di salsedine e di erbe. Se invece la famiglia o la compagnia è numerosa, si può puntare sulla Kia Sorento, giunta alla terza generazione. Tutta nuova, ha uno stile raffinato ed è
ben costruita. Lo spazio nell’abitacolo è generoso e ben sfruttato. A bordo, se si rinuncia alla formula 4x4, la Rebel, e si punta sulla trazione anteriore della crossover, i posti diventano sette e la seconda fila offre poltroncine individuali regolabili longitudinalmente. La multimedialità è all’ultimo grido. Dallo schermo tattile da otto pollici si possono gestire navigazione (ma è più facile immettere la destinazione con la voce), telefono, hi-fi. Non manca la bussola per orientarsi. Il problema più scottante, cioè la scelta del motore, non esiste, poiché ce n’è uno solo, il quattro cilindri turbodiesel 2.2 da 200 cv, potenza più che sufficiente per dare brio alla guida e affidarsi sui fondi viscidi delle stagioni invernali a una guida prudente e a un bel treno di gomme omologate per neve e fango. Sulle lunghe strisce d’asfalto della Wild Atlantic Way, la Sorento può sfoggiare alcuni dei sistemi di assistenza alla guida tecnologicamente all’avanguardia, dal regolatore di velocità attivo, che in pratica mantiene la distanza dal veicolo che precede, all’avviso di uscita involontaria di corsia, al parcheggio automatico che utilizza quattro telecamere per avere una visione a 360 gradi di cosa c’è intorno. In Irlanda si guida a sinistra, come in tutti i Paesi anglosassoni. Ricordarsi che le precedenze sono ugualmente a destra e il senso di marcia delle rotatorie gira al contrario. Inoltre la cintura di sicurezza è obbligatoria anche per chi si trova sui sedili posteriori; è vietato sostare nei 15 metri antistanti ai passaggi pedonali; il telefonino non si può mai usare, neppure con il vivavoce. Non dimenticarsi di alzare la mano o un dito per salutare gli automobilisti che si incrociano in senso contrario: è un gesto di educazione e di ospitalità.
PaoloArtemi