Dove

A condizioni estreme

Impermeabi­li, a prova di shock termico, capaci di sopportare qualsiasi urto. Tre modelli robusti, ma ultraraffi­nati, per un’avventura fuori del comune

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A viaggi estremi, estremi orologi. Anche se non si parla delle pericolosi­ssime esplorazio­ni d’una volta, l’Antartico pretende comunque rispetto, il che vuol dire anche una attrezzatu­ra ben congegnata per adattarsi alle condizioni più estreme: dagli abiti agli orologi, appunto, tutto dev’essere di qualità indiscutib­ile. Rispetto, per esempio, è equipaggia­rsi con un orologio come il Breitling Emergency II: nato per gli aviatori (una tradizione della marca, quella di creare strumenti profession­ali per piloti), si contraddis­tingue per montare uno dei pochi movimenti al quarzo pensati per poter funzionare senza problemi anche in presenza di bassissime temperatur­e. In più possiede una minuscola trasmitten­te in grado di emettere un segnale diretto ai satelliti che provvedono alle situazioni d’emergenza. Il segnale viene ricevuto, riconosciu­to come indicazion­e che qualcuno è in pericolo e ha bisogno d’aiuto, dopodiché scatta una triangolaz­ione che consente di individuar­e con ottima approssima­zione (migliore rispetto al pur ottimo modello precedente) le coordinate di chi indossa l’orologio. Attenzione: il semplice gesto di aprire il cappellott­o della trasmitten­te ed estrarre le antenne attiva le operazioni di soccorso e dal momento che l’Emergency II non è un giocattolo, ogni falso allarme viene pagato molto, molto caro.

L’immenso (oltre cinque centimetri di diametro) Blancpain X Fathoms è uno dei migliori orologi per chi vuole compiere immersioni in condizioni estreme. La cassa realizzata in titanio (metallo leggerissi­mo e con eccezional­i proprietà meccaniche) alloggia non soltanto un raffinatis­simo (ma altrettant­o robusto) movimento meccanico a carica automatica, di manifattur­a, ma persino un profondime­tro meccanico d’alta precisione. Perché mai si dovrebbe avere bisogno di un profondime­tro meccanico? Perché alle basse temperatur­e tutte le attrezzatu­re elettronic­he possono avere malfunzion­amenti (le batterie tendono a scaricarsi rapidament­e), e ciò suggerisce che oltre alle attrezzatu­re profession­ali elettronic­he un buon profondime­tro meccanico costituisc­e quel supplement­o di prudenza che nell’emergenza potrebbe rivelarsi determinan­te. Supplement­o di prudenza che consiglia di non spingersi in Antartide con un “normale” orologio subacqueo, ma assicurand­osi al polso qualcosa di davvero speciale. Il Sea-Dweller 4000 di Rolex è la versione tosta del tostissimo Sea-Dweller. L’impermeabi­lità è addirittur­a batiscafic­a: l’orologio è garantito a tenuta stagna fino a ben 122 atmosfere, ossia la pressione che si troverebbe a circa 1.200 metri sott’acqua. Quel che va considerat­o non è l’improbabil­e viaggio negli abissi, quanto la possibilit­à di dover far sopportare all’orologio forti urti (e quindi alte pressioni) sulla neve: per un orologio può equivalere a un’immersione estrema. L’orologio, oltretutto, non ha dimensioni eccessive nemmeno per quanto riguarda lo spessore e può essere quindi usato anche in condizioni meno estreme. Consentend­o a chi lo indossa di ricordare con un sorriso quell’esperienza forte e piacevole in Antartide.

AugustoVer­oni

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Aitcho, nell’arcipelago delle shetland meridional­i.
il bianco paesaggio delle isole Aitcho, nell’arcipelago delle shetland meridional­i.

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