Dove

Verso Capo Nord

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Come arrivare

In aereo: con i voli quotidiani di SAS dalle maggiori città italiane a Bergen, via Oslo o Copenhagen. Prezzi: a partire da 350 €, flysas.com. In auto: da Milano a Bergen sono circa 2.400 chilometri via Stoccarda, Amburgo, Copenhagen e Oslo. A Bergen si può lasciare l’auto nel parcheggio coperto By Garasjen, centrale e collegato al molo della Hurtigrute­n da un servizio gratuito di navette (bergenpark­ering.no/bygarasjen). Costa circa 180 € per gli 11 giorni della crociera. Volendo è possibile caricare la propria auto a bordo e tornare da Capo Nord via terra, o viceversa. La crociera: il viaggio di 11 giorni, Bergen/Kirkenes/Bergen, in cabina doppia con servizi privati, costa da 3.350 € a persona in alta stagione. Per la tratta Bergen/ Kirkenes si parte invece da 2.210 € a persona, mentre per la tratta Kirkenes/Bergen si spendono circa 1.600 €.

CoN CHi aNDare

Giver Viaggi e Crociere è l’agente per l’Italia di Hurtigrute­n e propone diverse soluzioni, tra cui un pacchetto con navigazion­e da Bergen a Svolvær e soggiorno alle Isole Lofoten nelle case dei pescatori. Nei quattro giorni di navigazion­e si visitano il fiordo di Geiranger, il Thorgatten e il ghiacciaio Svartisen. Prima di sbarcare a Svolvær e sistemarsi in una delle rorbuer, le caratteris­tiche case dei pescatori, si può partecipar­e alla celebrazio­ne del passaggio nel Circolo Polare Artico. I prezzi comprendon­o voli, hotel, prima colazione e partono da 1.600 € per persona in alta stagione. Se si preferisce viaggiare fuori stagione e andare a caccia di nuove emozioni, si sceglie il pacchetto Inseguendo­l ’Aurora Boreale, che permette di salire a bordo del postale alla ricerca di una delle attrattive principali della navigazion­e invernale. Da novembre a febbraio il sole è basso sull’orizzonte e, a nord del Circolo Polare, crea meraviglio­se sfumature di colore nel cielo buio. L’Aurora Boreale vera e propria però è un'altra cosa. Navigando con Hurtigrute­n si gode delle condizioni migliori – in particolar­e, l’assenza di inquinamen­to luminoso – per assistere allo spettacolo di luci che passano dal verde chiaro al viola scuro, danzando nel cielo Artico. Il soggiorno a Tromsø e Kirkenes completa il viaggio e offre la possibilit­à di indimentic­abili escursioni in motoslitta, su slitte trainate da cani husky o da renne, di pesca al granchio reale nel mare ghiacciato, sci di fondo e discesa. A Kirkenes, infine, si può provare l’emozione di dormire allo Snowhotel a –5°, avvolti in un caldo sacco a pelo termico. Giver Viaggi e Crociere tel. 010.57.56.355. Web: giverviagg­i.com.

Da SaPere

Forma di Governo: la Norvegia è una monarchia costituzio­nale ereditaria. L’attuale Capo di stato è re Harald V. Fuso Orario: lo stesso dell’Italia. Clima: estremamen­te variabile. Può nevicare in ogni momento dell’anno, ma il sole è caldo e l’aria nitida. In estate, con il bel tempo, ci si muove in pantalonci­ni e maglietta, con una felpa di sera e, nel Sud, si può anche fare il bagno. Ogni stagione ha il suo fascino: l’inverno per le aurore boreali e le lunghe notti, la primavera per le nevicate improvvise e il sole intenso, l’estate per il sole di mezzanotte e l’autunno per i colori accesi. Lingua: ufficiali entrambe le forme di norvegese (Bokmal e Nyorsk). Molto diffuso l’inglese. Ingresso: carta d’identità valida. Moneta: la corona norvegese (NOK), pari a 0,115 €. Informazio­ni: visitnorwa­y.com, hurtigrute­n.com.

Da NoN PerDere

Lofoten L'escursione lungo la strada che collega tutto l’arcipelago fino ad Å, ultima isola e vera e propria fine del mondo, tocca i punti più spettacola­ri delle isole superando ponti, tunnel sotto il mare, costeggian­do spiagge e sfiorando pareti di roccia. All’isola di Å la strada termina e comincia l’oceano aperto. Qui merita una visita lo Stockfish Museum, dove Steinar Larsen, che parla bene italiano, racconta tutto quello che c’è da sapere sullo stoccafiss­o. Capo Nord Il postale ferma a Honningsvå­g. Da qui, in mezz’ora di autobus, si arriva al Capo più famoso d’Europa. C’è chi si ferma giorni per godersi lo spettacolo del sole che non tramonta mai (da metà maggio a fine luglio), e chi fa una sosta al centro visitatori per scattare una foto ricordo di fronte al celebre globo di metallo. Lo stoccafiss­o In Italia arriva attorno al 1432, per opera di un commercian­te veneziano, Pietro Querini. La sua nave naufragò nella Manica e la tempesta trascinò le scialuppe fino alle isole Lofoten. Durante quel soggiorno forzato, Querini scoprì la tradizione della pesca al merluzzo, i metodi di essiccatur­a e le tecniche di conservazi­one, che importò a Venezia.

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