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I dieci padiglioni scelti da DOVE

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PadIGlIone Zero – Nonostante il formato kolossal riesce a conciliare la spettacola­rizzazione del rapporto “uomo e cibo” e la denuncia di sprechi, sperequazi­oni ed eccessivo sfruttamen­to delle risorse.

SvIZZera – È il padiglione nazionale più educativo di expo. Concetti semplici e un messaggio forte che coinvolge il pubblico: il tuo comportame­nto condiziona e le risorse disponibil­i e i diritti degli altri.

GermanIa – Sorprenden­te e insieme innovativo, con spunti che vanno dritti alla responsabi­lizzazione dei consumator­i.

franCIa – L’orto meglio organizzat­o di expo, e un evidente sforzo di declinare il grande patrimonio nazionale in materia di cibo con una visione globale del problema “alimentazi­one”.

CaSCIna trIulZa – Si è imposta come la principale vetrina di expo per ong, società civile e terzo settore. Con un’infinità di iniziative educative ed etiche: laboratori per grandi e piccini, dibattiti e stand sulla cooperazio­ne.

CarItaS – piccolo spazio, grandi idee. e un messaggio critico lanciato alla grande folla di expo: il mondo è ingiusto, i nostri comportame­nti devono cambiare.

reGno unIto – La suggestion­e di un alveare (e del ruolo della api nella catena alimentare globale) riprodotto attraverso suoni, colori e prospettiv­e resterà una delle cose più belle ed emozionant­i di expo.

rePubblICa dI Corea – La grande sorpresa: questo padiglione è davvero imperdibil­e. Messaggi di forte umanesimo e responsabi­lità attraverso tecnologie e innovazion­e: una meraviglia.

Santa Sede – Minimalist­a e serioso, senza l’ombra di un piatto o di una ricetta: una vera rarità all’interno di expo. il padiglione punta il dito contro le ingiustizi­e e i conflitti che l’umanità alimenta nella corsa all’accaparram­ento delle risorse.

Slow food – Se c’è un padiglione che onora più di altri il tema di expo “Nutrire il pianeta” è proprio questo. Un po’ troppo periferico: peccato.

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