Vienna. Asburgo, auf Wiedersehen
La capitale austriaca non si adagia sugli allori imperiali, ma si apre al futuro, senza nostalgie. Locali, gallerie, terrazze: il nuovo che avanza è qui
Vienna d’autunno dimentica la storia, le feste per i 150 anni della sua monumentale Ringstrasse e apre la stagione del contemporaneo. Con centinaia di eventi, che culmineranno nell’Art Week di novembre. Fino al 4 ottobre, Ideas for change è la prima Biennale che non coinvolge solo arte, ma anche design e architettura. Il concept è: si vive una nuova modernità e la rivoluzione digitale permea tutti gli aspetti dell’esistenza. Mostre, performance, visual art, itinerari a tema da scoprire in 44 luoghi e musei (viennabiennale. org). Una maratona di cultura e di emozioni, come l’appuntamento con Vien- nacontemporary, dal 24 al 27 settembre: 94 gallerie d’europa e degli emirati Arabi Uniti partecipano a uno degli appuntamenti più attesi per collezionisti e curatori nella nuova sede (20 mila mq) di archeologia industriale, il Marx Halle, prima struttura in ferro battuto della città, costruita a fne ‘800 (viennacontemporary.at). sceglie il contemporaneo anche Open House Wien (1213 settembre), quando si visitano palazzi di solito chiusi al pubblico. Quest’anno non si aprono solo dimore del passato, ma anche il quartier generale della Microsoft, l’edifcio Com, dove isofftti sono decorati dalla Berlin University
of Arts e le fnestre traforate con versi di Rainer Maria Rilke. Altro indirizzo, Bread Factory: la storica fabbrica del pane ora ospita accademie di musica e cinema, studi d’artisti, un’agenzia fotografca con bookshop dove trovare volumi rari e autografati dai guru dell’immagine (openhouse-wien.at). Un drink da Jean Nouvel: è un must salire al 18° piano del Softel Vienna Stephansdom, progettato dal celebre architetto francese, per l’aperitivo e per il più strepitoso panorama su Vienna. Dal Bar&lounge Das Loft, il cuore monumentale della città si dispiega davanti agli occhi come un ologramma di palazzi e cupole (softel.com). Al di là del canale, Motto Am Fluss ha la forma di un megayacht e si specchia nel Danubio. È bar, attracco per battelli, ristorante dove si servono solo piatti regionali con ingredienti di stagione e bio, come il salmone wild, non d’allevamento (motto.at/mottoamfuss). Ma il locale di grido è Kussmaul (kussmaul. at), dello chef Mario Bernatovic: panifcio, pasticceria (serve il miglior bre- akfast di Vienna), è anche rinomato ristorante di cucina modern, con piatti happening imprevedibili (menu attorno ai 100 €). Può capitare un gelato alla senape, una minestra di funghi liquidi ed erbe, un antipasto di scorzonera e latte da feno. In bella vista, sugli scaffali di acciaio, i vasi di piante aromatiche usate per cucinare. si trova a Spittelberg, quartiere centrale vicino al MuseumsQuartier, eppure deflato, con le stradine lastricate e senz’auto, il lindore degli edifci Biedermeier, i locali con giardino frequentati da studenti. Non è di design, il Zum Schwarzen Kameel, locale storico da non mancare per calarsi nello spirito gaudente di Vienna, votata come la miglior città dove vivere nel 2015. C’è un ristorante elegante, ma è il suo sandwich bar il più affollato a mezzogiorno per un lunch a base di canapè (da 20 €): prosciutto e kren, uova, verdure, scampi, con ingredienti di qualità. trasformismo: anche i nuovi alberghi si lasciano alle spalle il passato per l’avanguardia. Das Triest, ex stazione delle carrozze che collegava-
no vienna e trieste, è un design hotel con gli interni rivoluzionati da sir terence Conran (dastriest.at, doppia da 140 €). Così un edifcio d’inizio ‘900, con giardino, ora è The Levante Parliament, art hotel con installazioni in vetro di Ioan Nemtoi e foto di Curt themessl: le opere sono in vendita. È stato una casa di tolleranza l’Hotel Beethoven, di fronte al theater an der Wien, dove il compositore visse. oggi ci si sente ospiti di una famiglia colta e accogliente. e lo è barbara Ludwig, che parla benissimo italiano. Alla domenica, alle 18.30, aperitivo e concerto di pianoforte, viola e violino. Le stanze di design da prenotare sono le suite (da 182 €, hotel- beethoven.at); le altre sono più tradizionali. Gli ingredienti della colazione biologica arrivano dal vivacissimo Naschmarkt, al di là della strada, 120 bancarelle con cibi di tutto il mondo. C’è chi trasforma in ironia la passione viennese per gli spettacoli: il 25 hours hotel ha stanze affrescate con i personaggi del circo, dalla cavallerizza ai clown. e la fama di avere i letti più comodi della città (da 80 €, 25hourshotels/com/en/museumquartiers). È a due passi il MuseumsQuartier, 90 mila mq di spazi consacrati alla cultura, con i musei più importanti. e suoi negozi di grafche d’arte, design. e papere da bagno con la testa di mozart e Freud. Per non dimenticare la storia.