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Rollot, formaggio con il cuore

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Se è vero che la cucina è figlia per metà delle materie prime e per l’altra metà dell’immaginazi­one di chi le utilizza, in Piccardia devono avere abbondato con la seconda. Risultato: cibi, ricette e specialità che hanno poca familiarit­à con il resto della Francia. A cominciare dalla produzione casearia, con un formaggio su tutti, realizzato con latte di mucca: il Rollot, a forma di cuore (così l’avrebbe voluto un principe locale per stupire l’amata). Per non parlare della pasticceri­a: dal gâteau battu, grossa brioche con la crosta brunita e con una vaga forma da panettone, al macaron d’amiens, a base di mandorle e miele. Curioso che nel Dipartimen­to dell’aisne si produca il 10 per cento di tutto lo Champagne francese, nonostante si trovi al di fuori della regione che dà il nome alle nobili bollicine. Ma è nella Baia della Somme che le sorprese abbondano. C’è il salicorne, sorta di fagiolo di mare ricco di sali minerali e vitamina C che cresce nei mollières, terreni ricoperti dall’acqua durante le alte maree. E c’è un altro vegetale marino apprezzato per il forte sapore iodato: l’aster maritime (noto come oreilledec­ochon, orecchio di maiale) a tavola abbinato a pesci e crostacei. Su tutto e tutti, il mouton de prés salé, ovino provenient­e dalla Vandea e dal Suffolk inglese, allevato su terreni della Baia, sommersi sei-otto volte all’anno dalle grandi maree, e alimentato con vegetali salati. La sua carne non grassa e dal sapore iodato è diventata una sorta di emblema e di bandiera: la Piccardia, mondo a parte. Fuori dal piatto. E nel piatto.

I terreni bagnati dalle maree regalano alla cucina locale prodotti unici, dal sapore iodato. Dal salicorne e alla carne salata degli agnelli

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