La carta dÕidentitˆ del Prosecco
dal sapore pieno, è il sogno di ogni viticoltore. Sul punto più alto, l’azienda Col Vetoraz sembra abbracciare il mare di viti ai suoi piedi. con il suo cartizze ha vinto la medaglia d’oro a vinitaly 2015. “È un ottimo fine pasto - spiega l’enologo Loris dall’acqua –, equilibrato, mai stucchevole. La morbidezza viene spesso confusa con la dolcezza, invece si può avere morbidezza senza dolcezza e un sapore rotondo senza aggiunta di zuccheri, come avviene con il nostro brut Zero, che ha un residuo zuccherino pari a zero, ma rimane vellutato e rotondo”. Il Prosecco. Storicamente nasce nel territorio di Conegliano Valdobbiadene dove, ancora oggi, si produce la migliore qualitˆ, definita Prosecco Superiore. Dall'agosto 2009 ha ottenuto la Docg. Le uve. Glera al 100 per cento o con aggiunta di Verdiso, Bianchetta, Perera e Pinot Chardonnay (max. 15 per cento). Il metodo. Tradizionalmente la spumantizzazione avviene con metodo italiano (o Martinotti, o Charmat). Il vino viene introdotto in recipienti a tenuta di pressione, le autoclavi, assieme a zucchero e lieviti: questa tecnica preserva gli aromi dell'uva dando un vino fruttato e floreale. Il metodo classico? Poco usato, prevede la rifermentazione in bottiglia per mesi o addirittura anni, anzich• per 30-40 di giorni in autoclave. Le versioni. Il residuo zuccherino determina le versioni del Prosecco, dal pi• secco (Extra Brut, da 0 a 6 gr/l, di prossima produzione, e Brut, da 6 a 12 gr/l) al pi• amabile (Extra Dry, 12-20 gr/l, e Dry, 20-32 gr/l). Questione di gusto. La versione pi• moderna • il Brut, la pi• tradizionale l'Extra Dry, la meno diffusa il Dry. Quella pi• informale? Il Prosecco Frizzante (oggi anche surlie,cio• rifermentato in bottiglia), mentre il Tranquillo • la meno conosciuta. Si ottiene dai vigneti pi• fitti e poco produttivi, dove le uve vengono vendemmiate ben mature. Rive. Sono i vigneti maggiormente scoscesi, lavorati esclusivamente a mano. Indica un vino fatto con uve provenienti da un unico Comune. La produzione • ridotta a 130 quintali per ettaro. Cartizze. Dal nome del colle, 106 ettari di vigneto pagati fino a 2 milioni e mezzo di euro all'ettaro. Da qui nasce il cru Superiore di Cartizze. Fascetta. Il Prosecco • solo Doc o Docg. Si distingue dal colore della fascetta di Stato: blu (Doc) o dorata Docg). Poco distante, lungo la stretta via Follo che corre perpendicolare al crinale della collina, la tappa d’obbligo è Le Colture, una grande casa colonica attorniata dai vigneti e, all’interno, capienti serbatoi in acciaio dove nascono vini come il cruner o il rive di Santo Stefano. Spiega alberto ruggeri: “Produciamo otto vini di alta gamma e la raccolta dell’uva avviene rigorosamente a mano. La passione di papà in vigneto è estrema e non si permette di portare a casa nemmeno un grappolo d’uva marcio”. appartiene alla famiglia ruggeri anche l’agriturismo Prime Gemme, a Nervesa della Battaglia, immerso in un mare di vigneti e a due passi dal sacrario militare dedicato ai caduti della grande guerra. a gestirlo è viviana Furlan, che prepara torte e marmellate e dispensa consigli agli ospiti, molti stranieri. L’esperienza da non perdere? La degustazione guidata alla cantina storica (1875) di Bisol, sempre in via Follo: una vera e propria cave scavata nella roccia tra memorabilia d’altri tempi, come l’antica pigiatrice e l’imbottigliatrice isobarica del 1950. il suo è un Prosecco prodotto sia con metodo classico, con rifermentazione in bottiglia,