FOLLINA: ARTE, LANA E ANTICHI SAPORI
bisogna arrivare fino a Follina (15 km da valdobbiadene) per scoprire l’Abbazia di Santa Maria, tardoromanica. L’interno è austero, meraviglioso il chiostro, un’infilata di colonnine in pietra locale. L’outlet di Paoletti, l’unico lanificio superstite di una tradizione secolare, è dopo la piazza prospicente l’abbazia. non c’era agricoltura a Follina, ma greggi e acqua, quella del fiume dove i folli, sorta di mulini, battevano e strizzavano la fibra. Paoletti produce capi di un’eleganza senza tempo in lana cardata e plaid con lana alpago (i proventi sono divisi con gli allevatori), aprendo le porte dell’opificio a visite guidate.
Tutti, in zona, conoscono la “clemi” e la sua Osteria al Castelletto, che si incontra dopo tre chilometri, verso conegliano. clementina viezzer la ricevette come ringraziamento per i suoi servigi di balia presso i conti brandolini, dando così libero sfogo ai suoi virtuosismi di cuoca. in questa casa rossa, tipica della Valle di Soligo, la cucina è sopraffina e l’ambiente di un’eleganza rilassata, scelta da Ferran adrià, padre della cucina molecolare (“l’ho folgorato con una salsiccia di fegato con uvetta”), in visita a Follina. risotti di zucca, tagliatelle all’anatra, bolliti, cotechini e un’inimitabile zabaione… quello che non si trova in menu è il pane ripieno di uova strapazzate con funghi o tartufi. Una ricetta di casa brandolini, da non farsi scappare. nuovo, giovane, grintoso e frizzantissimo, come i ragazzi che l’hanno ideato (Sandro adorni, riccardo Zandegiacomi e ivan valentini), Prosecco PrivŽe, a San Vendemiano, vicino a Conegliano e alla a27, è l’ultima tappa nella terra del Prosecco. il nome non lascia fraintendimenti: il mondo delle bollicine è racchiuso qui, tra scaffali ricolmi di bottiglie e prodotti a chilometro zero. La filosofia? diffondere la conoscenza del Prosecco docg, con degustazioni e incontri con i produttori. e comunicare, dalla colazione all’aperitivo, l’unicità di un vino inimitabile altrove.